Ranieri: “Curva Sud, domenica che ti sei persa! Sono un martello, voglio sempre di più”

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 Doppia velocità, organizzazione, libertà ai campioni. Che sono quelli che ti fanno vincere le partite“. Ecco l’antidoto di Claudio Ranieri, per continuare a vincere. Il tecnico, nella conferenza stampa della vigilia di Palermo-Roma, ha parlato della forma mentis che vuole infondere alla squadra: “Prima di Roma-Fiorentina non ho punzecchiato nessuno, ho solamente esternato ciò che voglio: ragazzi che danno sempre tutto. La base è dare tutto se stessi. Lo stimolo deve essere continuo, serve un allenamento mentale per giocare così. La Roma del primo tempo è simile a quella che voglio io: ardore e semplicità, poi i consigli tecnici ci saranno sempre. Io volevo una squadra che lottasse su ogni palla. Quanto ci vorrà per vedere la mia Roma ideale? Non lo so. Non posso fare promesse ai tifosi. Io voglio continuare, ho negli occhi la squadra di domenica e voglio rivedere quella. Come infondere le motivazioni? Io sono un martello – ha proseguito l’allenatore -, voglio sempre di più: chi riesce a seguirmi sta con me, viceversa no. Ci vuole sacrificio per vincere. Nessuno regala niente, mi sono sempre guadagnato tutto, voglio che sia così anche per i miei giocatori. Nel secondo tempo abbiamo lasciato l’iniziativa alla Fiorentina, dobbiamo migliorare“. I giovani stanno guardando dalla tribuna la Roma che si rilancia. Ranieri fa chiarezza: “C’è un allenatore nuovo, con un’altra visione, altri concetti, altro tutto. Non possiamo far portare la croce ai giovani. Se metti loro pressione, puoi ritardarne la crescita“. Il tecnico è tornato sull’argomento Mexes: “Philippe deve tornare ad essere un punto fermo non solo della Roma, ma anche della nazionale francese. Prima torna ad essere Mexes e più sono contento“. Palermo, prossimo avversario. Le insidie: “Hanno giocatori bravi, come Miccoli, Budan, Pastore, Cavani e Simplicio. Sanno inserirsi bene, noi troveremo un ambiente caldo, a dispetto del meteo che prevede pioggia. Dobbiamo essere pronti ad affrontare ogni situazione difficile“. Juan e Vucinic hanno dato molto contro la Fiorentina, pur non avendo i novanta minuti sulle gambe: “Questa partita ravvicinata non è un toccasana per loro. Parlerò con i ragazzi. Devo capire come hanno digerito la partita. Loro stanno giocando per quello che hanno dentro, ma hanno bisogno di allenarsi“. Sulla maglia di Totti rifiutata dai tifosi: “Una grande squadra deve avere tutte le componenti che remino nella stessa direzione. Così si diventa d’acciaio…“. E’ in romanesco l’ultima battuta sullo sciopero della Sud contro la Tessera del Tifoso: “Che se so’ persi! Se stavano in campo avrebbero gioito con noi“.


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