R. Sensi: “Totti meritava Pallone d’Oro, ma rimarrà nella storia del calcio italiano”

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 Domani, il 28 marzo, Francesco Totti taglierà il traguardo delle venti stagioni in Serie A; fu Vujadin Boskov a lanciarlo in campo appena sedicenne, nella stagione 1992-/93, nella partita vinta dalla Roma sul campo del Brescia per 2-0, e forse neanche l’allora tecnico serbo dei giallorossi avrebbe immaginato facendo entrare in campo quel ragazzetto biondo di aver sancito l’inizio della carriera di uno dei più grandi talenti del calcio italiano, capace nel corso della sua carriera di diventare il  primatista per presenze in maglia giallorossa, secondo goleador della storia della Seria A, con 226 centri, alle spalle del solo Piola a quota 274, e di vincere un Mondiale con Lippi ct in Germania nel 2006. Al coro di quanti in questi giorni hanno manifestato i propri complimenti a Totti per la sua carriera non poteva di certo mancare l’ex presidente della Roma Rosella Sensi; durante la presidenza del padre Franco, Totti guidò la Roma alla conquista del terzo scudetto della sua storia nella stagione 2000/01 e di una Supercoppa italiana nel 2001; dopo la morte di Franco Sensi, il cui posto alla presidenza della società venne preso dalla figlia Rosella, il numero dieci condusse la squadra alla vittoria di due Coppa Italia, nel 2007 e nel 2008, e di un’altra Supercoppa italiana nel 2007. L’ex presidente della Roma alla viglia del ventesimo anno di Totti in Serie A ha speso parole di grande elogio nei confronti del numero 10.

Francesco è un simbolo un esempio, che non solo rimarrà nella storia del calcio italiano, ma per tutti i ragazzi che vogliono avvicinarsi al mondo del calcio – ha spiegato la Sensi all’Adnkronos – perché è rimasto un uomo semplice, non solo un grande professionista e un grande uomo, cresciuto con dei grandi valori che gli sono stati trasmessi dalla sua famiglia. Lui esordì 20 anni fa e pochi giorni dopo Franco Sensi comprò la Roma con Mezzaroma. E’ stata una storia che ci ha accompagnato fino a due anni fa, in cui siamo cresciuto insieme. Ci sono stati tantissimi momenti belli, ma anche momenti di condivisione e di grandi sacrifici, fatti insieme per amore di questa società”.

Sull’opportunità di prolungare il contratto di Totti in scadenza il 30 giugno 2014, la Sensi ha detto “non dovete chiederlo a me. Io vedo Francesco giocare sempre meglio. È ancora lontano il giorno cui smetterà? Non ci voglio neanche pensare, è un simbolo anche per l’entusiasmo e la voglia che mette quotidianamente in questo sport, e per la passione che trasmette a tutti. Innanzitutto a Totti credo manchi il Pallone d’Oro, che sarebbe strameritato. I Mondiali del 2014? Sarà una scelta del mister e di Francesco, ma quello che manca a Francesco è il riconoscimento di un Pallone d’Oro. Credo se lo meriti per la coerenza, le scelte che ha fatto e quello che ha dimostrato sul campo”.

Maciej Lesiewicz


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