Pizarro si cura in Cile

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 Dal Romanista:

Non tornerà a Roma, salvo a questo punto clamorosi colpi di scena, prima del dodici gennaio. Perché prima di tornare a Trigoria, David Pizarro vuole essere al 100% dal punto di vista fisico. E’ per questo che ha deciso di restare in Cile, per curarsi da un medico di sua fiducia, che gli ha consigliato ancora un paio di settimane di terapia. Poi, verosimilmente il 12 o 13 gennaio, il Pek sarà a Roma, con un unico obiettivo: riprendersi la sua maglia numero 7 e le chiavi del centrocampo giallorosso. Il Pek, che sarebbe dovuto atterrare a Fiumicino alle tredici insieme alla moglie e ai due figli, ha avvertito via sms la società: «Resto ancora qui – sono state le sue parole – perché ho bisogno di ulteriori cure». Il giocatore avverte ancora dolore al ginocchio e preferisce affidarsi alle cure di un medico di sua fiducia, che conosce a perfezione la sua situazione. Detto questo, sostengono a Trigoria, non c’è altro da aggiungere. Nessun caso, si ribadisce, Pizarro tornerà e si metterà a disposizione dell’allenatore. In questi giorni Pizarro ha comunicato via sms con Bruno Conti, concordando quindi con lui la decisione di restare in Cile: il direttore tecnico lo stima, come uomo ancor prima che come calciatore, ed è pronto a scommettere che, una volta risolti i problemi fisici che finora ne hanno limitato il rendimento, potrà essere un’arma decisiva per la rincorsa della Roma. A meno che Pizarro non decida davvero di chiudere il suo rapporto con i giallorossi. È un’ipotesi, questa, praticamente impossibile. La Roma ha detto chiaro e tondo che il giocatore non è in alcun modo sul mercato e da Rosella Sensi a Ranieri, passando per Pradè, tutti hanno dichiarato la sua importanza per il progetto giallorosso. Il direttore sportivo ieri ha detto: «Il Pek si sta curando da un medico di sua fiducia, ma voglio che sappia che puntiamo sempre su di lui. L’abbiamo fatto in passato e continuiamo a farlo ora. Ha dato tanto a questa maglia, non solo sotto il profilo tecnico, ma caratteriale e umano. Nutriamo profondo rispetto per lui». La speranza è che lui abbia messo da parte l’amarezza accumulata da ottobre ad oggi, cioè da quando si è sentito messo da parte dall’allenatore, e che possano fare fede le parole riportate dalla stampa cilena due giorni prima di Natale: «È vero – aveva ammesso il Pek – vorrei giocare sempre e sentirmi di nuovo fondamentale. Ma quando sono in panchina tifo sempre per i miei compagni e non faccio polemica. Ho voglia di vincere qualcosa con questa maglia».


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