Pizarro suona la carica: “Daje Roma”

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 Dal Romanista:

«Ormai sono un cileno romano». Qualche giorno fa, prima che iniziasse la crisi romanista, David Pizarro aveva descritto così la sua dedizione totale alla causa giallorossa. Poi sono arrivate le delusioni con Cagliari, Bayern e Bologna. Ma il Pek ha voglia di prendere la squadra sotto braccio per trascinarla verso la vittoria. «Daje Roma» ha detto ieri ai tifosi che erano a Trigoria mentre usciva dal campo al termine dell’allenamento. Daje Roma, come aveva aveva gridato De Rossi dopo il gol della vittoria sul Genoa nell’anno in cui il sogno scudetto si infranse a Catania. Stasera Danielino non ci sarà, così come Totti, i due leader della squadra. E allora toccherà al piccolo-grande David provare a dettare i ritmi, a disegnare le geometrie. Come in parte ha ricominciato a fare col Bologna. Segno che la condizione migliore sta lentamente tornando, e quando gira lui gira tutta la squadra. «Dobbiamo mangiare più carote possibili e prendere meno bastonate» aveva detto il Pek nella stessa intervista di inizio settembre. Le bastonate sono purtroppo già arrivate, ora è tempo di ritrovare le vittorie. A partire da Brescia, dove con la Roma non ha mai giocato. Ma con l’Udinese sì, e non ha mai perso. La formazione allenata da Iachini è tornata in A quest’anno dopo 5 stagioni nel campionato cadetto. L’ultima tra i “grandi” la disputò nel 2004-2005 quando Pizarro vestiva ancora il bianconero. Il Pek e il Brescia si sono incrociati quattro volte e lo “score” parla di due vittorie e due pareggi.


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