Pescara-Roma: i video degli scontri al vaglio delle forze dell’ordine

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 Pescara-Roma: l’Ansa rende noto che i filamti degli scontri sono passati al vaglio delle forze dell’ordine:

Si è tenuta questa mattina in Questura a Pescara una riunione fra i rappresentanti delle forze dell’ordine per proseguire le indagini sugli incidenti di domenica sera dopo l’amichevole Pescara-Roma. Dopo il fermo di un tifoso romanista di 35 anni, gli inquirenti stanno continuando a visionare le immagini delle telecamere a circuito chiuso presenti all’interno dello Stadio Adriatico e nelle vie adiacenti l’impianto sportivo.  «Stiamo continuando a lavorare senza sosta. Fino ad ora – ha dichiarato il vicario del Questore Mario Della Cioppa – non ci sono altri tifosi indagati. Siamo però in contatto con i colleghi della Digos di Roma per individuare, attraverso le immagini, eventuali sostenitori romanisti coinvolti nei tafferugli di fine partita. Occorreranno però alcuni giorni, considerando che, al di là della identificazione, le immagini dovranno anche costituire fonte di prova di reato e quindi mostrare l’eventuale lancio di oggetti, petardi o comunque azioni atte ad offendere». Sono diverse centinaia i tifosi biancazzurri e giallorossi ripresi dalle telecamere gestite dal Gos (Gruppo Operativo Speciale della Questura di Pescara). Il dirigente della Questura di Pescara Della Cioppa si dice soddisfatto della gestione dell’ordine pubblico prima e dopo Pescara-Roma e non è d’accordo con chi parla di sottovalutazione del rischio incidenti prima del match: «Non credo ci sia stata sottovalutazione del pericolo di incidenti. I fatti ci dicono che nei giorni scorsi anche dopo altre gare amichevoli c’erano stati problemi. A Pescara domenica scorsa sono arrivati diversi romani che erano in vacanza in Abruzzo e probabilmente qualcuno si è mosso con superficialità, lasciando le auto proprio dietro lo stadio». «Devo dire – ha concluso Della Cioppa – che il servizio d’ordine ha funzionato, visto che i tafferugli fra i tifosi sono stati immediatamente sedati dalle forze dell’ordine».


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