Le Pagelle di Napoli-Roma: Juan è il leader, Vucinic un genio, ma il cambio di Ranieri è fatale

di Redazione 8


Doni: Dopo la prova dell’Olimpico contro il Panathinaikos, entra in campo con personalità. Attento e concentrato per tutti e novanta i minuti per poco non neutralizza il rigore del pareggio partenepeo.
Burdisso: Riesce a rendere semplici anche gli interventi più pericolosi. Grande scelta di tempo sugli anticipi, l’unica pecca è la fase di disimpegno del pallone.
Juan: Cambiano gli addendi ma il risultato non cambia. Con la difesa a 4 o insieme ad altri 2 compagni di reparto per lui non cambia nulla. E’ il leader, il padrone della difesa. Gestisce la gara con una naturalezza ed una semplicità da paragonarlo a Pluto Aldair.
Mexes: Tenace e voglioso su tutti i palloni non concede centimetri agli avversari. L’inizio è un po’ incerto e traballante, ma con il passare dei minuti immagazzina il nuovo modulo e garantisce solidità difensiva. Incolpevole sul rigore concordato da Rizzoli per un suo fallo di mano.
Motta: Spostato da Ranieri in posizione più avanzata deve sostenere le azioni giallorosse in fase avanzata ed arginare gli attacchi partenopei. Svolge il compito senza particolari affanni, limita le discese di Aroinica  e si propone in sostegno di Vucinic e Taddei quando ne ha la possibilità.
De Rossi: Non è il suo momento. Tocca tanti palloni ma ne sbaglia parecchi. Splendido in appoggio alla difesa, quando si spinge in avanti prova a scambiare con i compagni, ma la sua forma fisica è da rivedere.
Taddei: Appare quasi sempre fuori posizione. Soffre la spinta degli azzurri sulle fasce. Corre, come sempre, ma non basta.
Perrotta:  Si vede poco. Non lotta come al solito e non aiuta la manovra giallorossa con le sue solite incursioni. Quasi spaesato in questa nuova posizione.
Riise: Si vede poco in fase propositiva, Ranieri gli chiede di non alzare troppo la linea e concentrare i suoi sforzi per contenere le discese di Maggio.
Baptista: Preferito a Menez (colpa un attacco febbrile del francese) deve dare un po’ di sostanza e di peso all’attacco. Missione fallita, almeno nella prima frazione di gioco. Nella ripresa si trasforma, si guadagna e trasforma il rigore del vantaggio giallorosso. Corre, copre, lotta e segna. Uno dei migliori in campo, almeno fino al 30’ s.t. quando Ranieri lo sostituisce con Faty: S.V.
Vucinic:  Prestazione maiuscola del montenegrino che si carica da solo tutto il peso dell’attacco giallorosso. Al 15’ del primo tempo cerca la giocata solitaria per sbloccare il risultato ma il suo destro si ferma tra le braccia di De Sanctis. Quando ha la possibilità cerca lo scambio con il compagno, ma, troppo spesso, è isolato attorno a maglie azzurre. Poi, la magia. Al 20’ della ripresa trova la perla che vale il 2-0. Un genio.
Ranieri: Propone la difesa a tre stupendo tutti. Dopo i primi minuti di assestamento la sua squadra recepisce la nuova disposizione in campo e trova sempre più solidità. L’inizio di ripresa è da applausi, ma poi l’ennesimo black out concede al Napoli di recuperare il doppio svantaggio. Il cambio Baptista/Faty concede alla Roma dieci minuti di terrore, quelli fatali.

 Doni 6: Dopo la prova dell’Olimpico contro il Panathinaikos entra in campo con personalità. Attento e concentrato per tutti e novanta i minuti per poco non neutralizza il rigore del pareggio partenopeo.
Burdisso 6: Riesce a rendere semplici anche gli interventi più pericolosi. Grande scelta di tempo sugli anticipi, l’unica pecca è la fase di disimpegno del pallone.
Juan 7: Cambiano gli addendi ma il risultato non cambia. Con la difesa a 4, o insieme ad altri 2 compagni di reparto, per lui non cambia nulla. E’ il leader, il padrone della difesa. Gestisce la gara con una naturalezza ed una semplicità da paragonarlo a Pluto Aldair.
Mexes 6: Tenace e voglioso su tutti i palloni non concede centimetri agli avversari. L’inizio è un po’ incerto e traballante, ma con il passare dei minuti immagazzina il nuovo modulo e garantisce solidità difensiva. Incolpevole sul rigore concordato da Rizzoli per un suo fallo di mano.
Motta 6: Spostato da Ranieri in posizione più avanzata deve sostenere le azioni giallorosse in fase avanzata ed arginare gli attacchi partenopei. Svolge il compito senza particolari affanni, limita le discese di Aroinica  e si propone in sostegno di Vucinic e Taddei quando ne ha la possibilità.
De Rossi 5: Non è il suo momento. Tocca tanti palloni ma ne sbaglia parecchi. Splendido in appoggio alla difesa, quando si spinge in avanti prova a scambiare con i compagni, ma la sua forma fisica è da rivedere.
Taddei 5,5: Appare quasi sempre fuori posizione. Soffre la spinta degli azzurri sulle fasce. Corre, come sempre, ma non basta.
Perrotta 5,5:  Si vede poco. Non lotta come al solito e non aiuta la manovra giallorossa con le sue solite incursioni. Spaesato in questa nuova posizione.
Riise 6: Si vede poco in fase propositiva, Ranieri gli chiede di non alzare troppo la linea e concentrare i suoi sforzi per contenere le discese di Maggio.
Baptista 6,5: Preferito a Menez (colpa un attacco febbrile del francese) deve dare un po’ di sostanza e di peso all’attacco. Missione fallita, almeno nella prima frazione di gioco. Nella ripresa si trasforma, si guadagna e trasforma il rigore del vantaggio giallorosso. Corre, copre, lotta e segna. Uno dei migliori in campo, almeno fino al 30’ s.t. quando Ranieri lo sostituisce con Faty: S.V.
Vucinic 7,5:  Prestazione maiuscola del montenegrino che si carica da solo tutto il peso dell’attacco giallorosso. Al 15’ del primo tempo cerca la giocata solitaria per sbloccare il risultato ma il suo destro si ferma tra le braccia di De Sanctis. Quando ha la possibilità cerca lo scambio con il compagno, ma, troppo spesso, è isolato in mezzo alle maglie azzurre. Poi, la magia. Al 20’ della ripresa trova la perla che vale il 2-0. Un genio.
Ranieri 5: Propone la difesa a tre stupendo tutti. Dopo i primi minuti di assestamento la sua squadra recepisce la nuova disposizione in campo e trova sempre più solidità. L’inizio di ripresa è da applausi, ma poi l’ennesimo black out concede al Napoli di recuperare il doppio svantaggio. Il cambio Baptista/Faty regala alla Roma dieci minuti di terrore, quelli fatali.


Commenti (8)

  1. Certo è proprio strano che Ranieri abbia sbagliato sostituzione…non capita MAI!!!

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