Le pagelle di Bari-Roma: clonate Burdisso e Juan! Toni stratosferico, Pizarro super

di Redazione 1


 Julio Sergio 7: l’ennesima dimostrazione di cosa significhi dare sicurezza al reparto. Di straordinario, il brasiliano, non deve fare quasi nulla (eccezion fatta per un paratone su tiro di Barreto da distanza ravvicinata) ma l’ordinario è cosa ancor più delicata. Ecco, l’estremo giallorosso riesce a garantire perfezione nelle mansioni semplici. E si muove con tale grazia da farle sembrare quasi speciali. Palle alte, uscite, tocchi di piede, interventi in mischia. Saracinesca.
Cassetti 7: gli tocca spesso contrapporsi a Kamata e ne esce sempre alla grande. Interventi puliti, spinta efficace. Corre come un dannato, alla fine parte del peso del tridente l’ha sorretto lui. Per la seconda volta, prestazione da applausi.
Juan 7: ci prova Castillo, lo ferma; si inserisce Gazzi, lui c’è; lo punta Barreto, gli frega palla. Gigante, colosso, muraglia. Dite un po’ quello che volete ma il concetto non cambia. Juan è un mostro.
Burdisso 7,5: Nicolas zittisce i dubbi di chi ancora non crede che voglia restare a Roma. Impeccabile. Si appoggia a Juan quando il Bari prova a sfondare da quella parte, si sdoppia per raddoppiare quando i Galletti prendono di mira la fascia. Dalle sue parti? Dopo un po’, i pugliesi, hanno smesso di provarci…


Riise 6,5: sta rifiatando da qualche partita e, mentre gli altri lo fanno accomodandosi in panchina, un Vichingo come lui ha modo di riprendere fiato senza tuttavia fermarsi. Anche quando non ricorda lo stratorferico Riise delle giornate di grazia è comunque un giocatore utilissimo per quanità e intensità. Una deviazione provvidenziale (al 3′ della ripresa) rischia di diventare un’autorete.
Taddei 6,5: anche nel suo caso, i polmoni non hanno mai smesso di pompare. Si è dovuto sacrificare a un lavoro – immane, visibilissimo – di sola sostanza, lasciando perdere il “dettaglio”, la giocata. Il fardello delle tre punte se l’è messo sul groppone anche lui.
De Rossi 6: propone e contiene, pressa e imposta. In qualche occasione tenta il tiro dalla distanza con esiti discreti (palla alta di poco). Sa bene, Capitan Futuro, che oggi il gol non è un problema. E s’adegua. Con umiltà e classe.
Pizarro 7,5: se gli si dicesse di sacrificarsi un po’ meno, farebbe finta di non sentire. Infatti, alle cuciture e ai ricami unisce un vigore atletico che è oramai marchio di fabbrica del cileno. In un mare di talento giallorosso, contribuisce – e non poco – a tenere altissima la lancetta della qualità. Impressionante!
Vucinic 6,5: il gol. E scusate se è poco. Una zampata fulminea e un’intuizione geniale nel seguire l’azione di Toni. Ranieri gli aveva chiesto sacrificio con la garanzia di lasciargli praterie su cui sgroppare. Mirko ha mantenuto la parola.
dal 19′ s.t. Julio Baptista 6,5: entra e quasi fa gol con un tiro dal limite che lambisce di un metro il palo di Gillet.
Totti 6,5: i primi minuti di gioco sono per carburare. La tecnica è quella di sempre, l’agonismo pure. Paura di farsi male a parte – che ne frenano il rendimento all’inizio – il Capitano rientra nel migliore dei modi: i primi 20′ della ripresa sono i suoi migliori. Gillet gli nega la gioia della rete al 18′.
dal 27′ s.t. Brighi s.v.: rinfoltisce il centrocampo. Lavoro di gestione.
Toni 7,5: l’aveva detto. Più gioco e più il mio valore aumenta. Toni stratosferico nel ruolo costruitogli su misura da Ranieri: va al tiro, fa sponda, sforna assist (suo il tocco per Vucinic in occasione del vantaggio) e si impegna in lavoro di copertura. I duetti con Totti hanno già un’intesa più che sufficiente. A conti fatti, gli è mancato solo il gol.
Ranieri 7,5: per il coraggio, per la capacità di farsi ascoltare, per la spavalderia di togliere Vucinic – sull’1-0 per la Roma – e inserire non Brighi e Tonetto ma Baptista. Ha cercato di spingere la squadra al radoppio, sfuggito per imprecisione e fretta al momento del tiro. Psicologo, allenatore, terapeuta, motivatore. Momento d’oro dal punto di vista personale (tifa Roma) e professionale (l’allena pure)…


Commenti (1)

  1. Si Toni è il più acclamato, è un gran bomber, quello che ci voleva in area… Totti è il capitano e non si discute! De Rossi core e anima de n’ultrà in campo con la magica, tutti gli altri, uno squadrone… MA PER ME IL NUMERO UNO POCO PUBBLICIZZATO E SEMPRO POCO ACCLAMATO PER QUELLO CHE FA RESTA SOLO MIRKETTO VUCINIC! Meriterebbe una mega coreografia in curva a lui solo dedicata!!!

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