…e, d’improvviso, il fantastico mondo di Philippe Mexes

 Fa rima con Roma, fa rima con Francia, fa rima con gioia: la stagione 2010/11 di Philippe Mexes non poteva cominciare in modo migliore. Riprendersi per meriti una maglia da titolare nel club capitolino, tornare a vestire il blu dei Blues, essere di punto in bianco uno dei candidati più accreditati a indossare la fascia da capitano della Nazionale francese. Fosse sempre così, viene da pensare. Da Il Romanista:

Alle ultime due domande della conferenza stampa di presentazione della partita di questa sera a Oslo contro la Norvegia, Phil risponde senza esitazione a chi gli chiede quale sia la sua situazione alla Roma: «La scorsa stagione per me non è andata troppo bene, perché sono stato infortunato fino a dicembre. E Juan e Burdisso hanno fatto molto bene al mio posto. Questa è la legge del calcio. Ma adesso non voglio mollare niente, a nessun livello». Mexes vuole riprendersi la Roma e vincere qualcosa.

Ripartire da quelle lacrime dopo la partita con la Samp per avere un’ulteriore spinta verso traguardi importanti. Gli chiedono se è sicuro che resterà in giallorosso: «Chi vivrà vedrà, io sono…». Ma prima di poter concludere la risposta, l’addetto stampa lo strappa ai cronisti perché sta iniziando l’allenamento.
«Con l’esperienza internazionale che ho accumulato, nel bene e nel male, credo che sarei adatto per indossarla. Ma ci sono altri 3 o 4 giocatori, altrettanto pronti ad assumersi le loro responsabilità. Io sarei pronto ad assumermela, senza problemi. Sono già molto felice di essere qui. Certo, la tensione la sentiamo tutti, ma non gioco con la corda al collo. Sono sereno e tranquillo».

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