La Roma si prende il derby. Lazio battuta 3 a 1

di Daniele Pace Commenta


La Roma vince il derby capitolino con una prova di carattere, dopo aver sofferto nella prima mezzora e essere stata ripresa da un errore grossolano di Fazio nella ripresa, dopo che nel primo tempo Lorenzo pellegrini aveva imitato Pastore con un bel gol di tacco.

L’argentino invece, atteso tra i protagonisti, è dovuto uscire dopo 37 minuti per un infortunio, sostituito proprio dal centrocampista di Roma.

La partita

La Lazio è partita subito con un tono più spigliato, e ha creato alcune buone occasioni, soprattutto nella prima mezzora, ma Olsen non ha dovuto fare nessuna parata miracolosa. Poi la Roma ha lentamente iniziato a prendere campo, anche se ha trovato il gol un po’ casualmente. Cross lungo e torre di Dzeko, che ha messo in difficoltà la difesa biancoceleste, che si è ostacolata a vicenda. Pellegrini si è trovato spalle alla porta, e ha segnato nell’unico modo possibile: di tacco, proprio allo scadere.

Il secondo tempo è iniziato come era finito il primo, con la Roma più decisa e sicura. Ha bloccato la Lazio e ha provato a passare in un paio di occasioni. Sembrava che il match dovesse proseguire su questi binari, con la Roma padrona del campo.

Ma poi, quando si aspettava il secondo gol romanista, è arrivato il clamoroso errore di Fazio, che si è addormentato con il pallone tra i piedi, consegnandolo a Immobile che non ha perdonato Olsen, in diagonale, al 67′. Si aspettava una Lazio rinfrancata e arrembante, e invece la Roma si è rifatta subito sotto ed è passata con il gol dell’ex, con un punizione esemplare di Kolarov al 71′. Il serbo è tornato a grandi livelli, dopo le partite sotto tono dell’inizio. Da lì in poi la Lazio ha tentato una sterile e timida partita, ma la Roma ha continuato a controllare il match e a provare la via del gol, arrivato all’86’ proprio con Fazio, che si è riscattato dal clamoroso errore.

La partita finisce così, con la nota positiva di una squadra ritrovata, almeno nel secondo tempo.

Le pagelle

Ottimo, forse il migliore in campo, Lorenzo Pellegrini, ma molto bene sono andati un po’ tutti, a partire dal sorprendente Santon, fino a passare da Kolarov, Florenzi, De Rossi e gli altri. Anche Fazio sarebbe stato da 7, se non ci fosse stato l’erroraccio che ha consegnato il momentaneo pareggio. Forse El Sharaawy poteva dare di più, mentre Dzeko è andato a corrente alternata.

Olsen 7: sempre sicuro, continua ad offrire ottime prestazioni, regalando sicurezza a tutto il reparto. Stavolta non ha dovuto salvare la porta. Ottimo con i piedi.

Santon 7: la sorpresa di queste ultime due partite. Preciso, sicuro, propositivo. Dalle sue parti non si passa.

Manolas 7: mai in affanno, controlla bene gli attaccanti laziali nella ripresa. Qualche grattacapo nel primo tempo.

Fazio 6.5: il mezzo voto in meno è per l’improvviso black-out che poteva compromettere la partita. Per il resto un gigante, gol compreso.

Kolarov 7,5: la fascia sinistra è sua. Annulla Milinkovic-Savic quando passa dalle sue parti, si spinge in attacco con sicurezza e sempre con cose interessanti. Il gol è un capolavoro che toglie le castagne dal fuoco ad una partita che poteva finire male.

De Rossi 7: uomo ovunque, preciso, non sbaglia i passaggi e recupera tanti palloni.

Cristante 6,5: Sostituisce De Rossi e si piazza a centrocampo con il piglio giusto.

Nzonzi 7: come De Rossi, è il metronomo di centrocampo. Sempre presente, si propone per ricevere e distribuire. Non sbaglia nulla ed è tatticamente perfetto.

Pastore 6: quando stava per accendersi la luce, è dovuto uscire per infortunio.

Pellegrini 8: il mezzo voto in più è per il “finalmente Lorenzo Pellegrini”. Entra con 30 secondi di riscaldamento al posto di Pastore e apre subito con un colpo di tacco che mette El Sharaawy da solo sulla fascia. Poi il gran gol, sempre di tacco, e infine la punizione procurata per il 2 a 1. Ovunque, propositivo e interditore: “finalmente Pellegrini”.

Florenzi 7: stantuffo inesauribile. Blocca la fascia e riparte. È tornato al suo vecchio ruolo, quando Garcia lo aveva scelto tra gli attaccanti. Sembra essere tornato quello che ammiravamo prima del doppio infortunio.

Juan Jesus s.v.: entra per mettere al sicuro la difesa. Tutto bene.

El Sharaawy 6: era forse l’uomo più in forma, e per questo si prende mezzo voto in meno. Ci si aspettava di più da lui. Interpreta bene il ruolo tattico che gli ha affidato il mister, ma gli manca il guizzo.

Dzeko 6,5: non è ancora il vecchio Edin. Fa cose brillanti ma poi a tratti si perde, torna apatico, sbuffa. Cerca anche il gol con troppo egoismo, quando potrebbe servire il compagno libero.


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