Julio Sergio, all’andata fu decisivo

 Da La Gazzetta dello Sport:

Parali Julio, parali ancora. La partita di Julio Sergio somiglierà ad una guerra: assalti al cuore romanista, bordate assordanti, tiri al bersaglio, e il bersaglio sarà lui, soldato solitario contro un esercito di laziali à la guerre, appunto. Loro hanno dichiarato ufficialmente l’inizio delle ostilità ieri pomeriggio, radunando le truppe a Formello sotto uno striscione minaccioso: «Toglietegli il respiro». Erano in cinquemila a sostenere la squadra contro il La Sabina, schiantato 6-0. E tutti avranno voluto riconoscere il profilo di Julio Sergio nelle facce stordite dei portieri Pegza e Di Loreto (peggio Pegza, che ne ha presi quattro). Un rigore? Julio Sergio è carico al punto giusto, né di più né di meno. Non ha scordato il primo derby. Fu uno degli eroi della serata: chiuse la porta in faccia a Mauri, ancora non si è capito bene come, prima che Cassetti segnasse, di tibia. La fortuna lo aiutò e aiutò tutta la Roma. Un girone dopo, salita in testa alla classifica, la squadra è più consapevole della propria forza, come il suo portiere. Franco Tancredi, cui è stato accostato per fisico e caratteristiche, ha giurato: «Julio è un portiere esplosivo, come me. Ma deve ancora parare un rigore…».

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