L’Italia di Fantozzi umiliata davanti al Mondo

di Redazione 2


 Era iniziato così il prepartita di Italia-Slovacchia: tavolinetto di fronte al televisore, familiare di Peroni gelata, fritattona di cipolle e tifo indiavolato. Un cerimoniale di fantozziana memoria che portava dritto dritto al fischio iniziale di Webb. Ma di Fantozzi questa Nazionale, la seconda Nazionale di Lippi, non ha avuto solo il rituale. Pareggiare con il Paraguay alla gara d’esordio, ci può anche stare – soprattutto perchè gli azzurri avevano fatto vedere una condizione fisica invidiabile – e perché il gol subito aveva scombussolato tutti i piani di De Rossi&Co. Ma da allora il vuoto. L’abisso. L’umiliazione Mondiale. Unoauno con la Nuova Zelanda (78esima nel ranking Fifa) aveva portato alla mente le peggiori paure nazionali. A scongiurarle ci aveva pensato lo stesso commissario tecnico: “Il nostro mondiale comincia ora” aveva dichiarato alla vigilia della gara contro la Slovacchia. Oppure: “Non vogliamo uscire adesso”, parole che sanno di beffa. Perché l’Italia, l’Italia scelta da Lippi, è riuscita nell’impresa di non mettere piede agli ottavi, di non passare il turno e di arrivare ultima nel girone che definire abbordabile è un eufemismo. In tutta la storia calcistica tricolore non era mai successo. Ma così è stato in Sud Africa, Italia-Slovacchia 2-3. Punto.
Se guardiamo la formazione iniziale, quella che aveva in mente il commissario tecnico, vediamo che forse il fallimento era annunciato. Di undici titolari ben sei sono della Juventus ed uno (Criscito) in comproprietà con il club bianconero. In panchina, Lippi.
Se la Nazionale è lo specchio del campionato a vederla così si direbbe che la Juventus abbia vinto Campionato e Champions, ma così non è stato. La Vecchia Signora ha finito il torneo di serie A al settimo posto, umiliata sia nella massima competizione europea che nell’Europa League. E così anche l’Italia al Mondiale. Umiliata davanti al Mondo calcistico per non essere riuscita a vincere neanche una partita in Sud Africa, per essersi classificata alle spalle di Nuova Zelanda e Slovacchia e per dover abbandonare lo scettro di Campione del Mondo senza mai lottare. Lasciando la fantasia a casa e premiando la normalità di alcuni giocatori.
Italia e Francia, le due finaliste a Berlino solo quattro anni fa, hanno già salutato la competizione. A breve toccherà a Lippi e a molti dei suoi fedelissimi. Domani inizierà il regno di Prandelli. Sperando che sia la nazionale degli italiani e non dei fiorentini.
Marco Visco


Commenti (2)

  1. Sembra quasi che non aspettaste altro per esprimere il vostro odio nei confronti di Marcello Lippi…

  2. Beh, se Lippi avesse dovuto pescare tra i Campioni d’Italia e d’Europa, avrebbe portato Materazzi, Balotelli e 21 tra magazzinieri e raccattapalle 🙂

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