Toni, obiettivo Milan e ambizione Nazionale. Ranieri appeso a Pizarro…

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 E’ importante che Toni rientri con il gruppo martedì“. Così Claudio Ranieri nel dopo gara di Napoli-Roma. Il centravanti stamani ha lavorato sodo, al Fulvio Bernardini, anche se a parte. Nessuna battuta d’arresto, però. Tutt’altro. Toni si è concentrato sulla parte atletica e sulla tecnica individuale con il pallone. Chi lo conosce assicura che con il Milan farà di tutto per mettersi a disposizione dell’allenatore. Luca vuole tornare ad esultare a modo suo, sotto la Curva Sud: come contro il Genoa, oltre un mese fa. Tra gli obiettivi di Toni c’è anche la Nazionale: “E’ sotto controllo“, ha assicurato Lippi dal ritiro di Coverciano. Gli “intoppi” della settimana scorsa (il centravanti aveva accusato un leggero risentimento) sembrano superati. Le sue quotazioni, per la gara di sabato, sono in salita. Difficile, al momento, stabilire se Toni sarà in grado di partire dal primo minuto.
Pizarro, Taddei e Andreolli – Le condizioni di Pizarro tengono in ansia la Roma. Più per la natura che non per la gravità dell’infortunio – una piccola contrattura al polpaccio -. E per l’importanza del cileno nei meccanismi di gioco: servirebbe cautela, probabilmente una leggera ricaduta c’è stata (dovura a sovraccarico), uno sforzo potrebbe rappresentare un rischio. Ma se manca Pizarro la Roma non gira. Al problema, si aggiunge lo stato d’animo del cileno, a dir poco scosso per il dramma che sta vivendo il suo paese. La sua presenza, contro il Milan, è in forte dubbio. L’ultima parola spetterà comunque al giocatore.
Assieme al centrocampista, anche Taddei e Andreolli hanno dato forfait nell’allenamento mattutino. Entrambi sono stati colpiti da un attacco influenzale. Non è un fatto nuovo, negli ultimi tempi, nel quartiere generale giallorosso.
Totti Francesco Totti è tornato a correre sul prato di Trigoria. Il Capitano ha svolto alcuni esercizi atletici assieme al preparatore e amico Vito Scala e al fisioterapista Silio Musa. Il “10”, tanto per cambiare, smania dalla voglia di tornare a giocare. Nella sua testa, fino a qualche tempo fa, c’era la partita con il Milan. Il suo entourage è riuscito a convincerlo ad optare per un rientro graduale. Una faticaccia, per chi ha a che fare quotidianamente con la sua voglia di essere Capitano. Sempre e comunque.
Simone Di Segni


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