Cicinho su Ranieri: “Vedremo se quell’uomo mi farà giocare”

di Redazione Commenta


 Da Il Romanista:

«Il denaro non dà la felicità. Nel San Paolo vincerò dieci volte di meno di quello che vinco qui, ma giocherò e sarò felice dieci volte di più». Si arricchisce di un nuovo capitolo la saga-Cicinho. Dopo quella a ‘Globoesporte’, il brasiliano rilascia un’altra intervista. E pure questa è destinata a suscitare un altro vespaio di polemiche. Il difensore si sfoga con il ‘Blog do Boleiro’ poco prima di imbarcarsi sull’aereo per Cagliari, martedì. Complice il fuso orario, le parole di Cicinho sono state rilanciate da tutti i media brasiliani solo ieri.

Dice di essere triste, Cicinho. Vuole il San Paolo. E solo il San Paolo. «Non tornerei a giocare per un altro club, lì (in Brasile, ndr)». Cicero non nomina mai Ranieri. Lo definisce prima o homem, “l’uomo”. E poi addirittura o cara. Cioè, “il tizio”. «Vedremo se quell’uomo mi farà giocare, questa volta». Ovvero, a Cagliari. «Mi sono allenato bene e il tizio non mi ha mai dato la possibilità di giocare».

Cicinho conferma di aver chiesto a Montali la separazione. «Ne abbiamo parlato e lui mi ha chiesto se volevo davvero andarmene. Gli ho detto di sì. Allora, loro (i dirigenti della Roma, ndr)mi hanno risposto di chiamare il mio procuratore per discuterne». A conferma della sua determinazione, Cicinho svela un aneddoto privato: «Mia moglie Mirala ha passato a Pradòpolis il Natale e, il 29, le ho chiesto di restare. Chissà se non ha già trovato casa a San Paolo».

L’esterno attende Pradè per accelerare il trasferimento: «Siccome mercoledì (ieri, ndr) dobbiamo giocare col Cagliari, credo che la riunione sarà rimandata a giovedì». A oggi, dunque. «Vediamo cosa diranno».

Il brasiliano vuole una maglia da titolare anche per andare ai Mondiali: «Ci credo ancora. Dunga non ha chiuso il gruppo».


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