Amelia: “A Roma anche da secondo. L’importante sarebbe esserci e coronare un sogno”

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 Marco Amelia, portiere del Genoa, in una intervista a Centro Suono Sport ha commentato le voci che lo vorrebbero vicino ad un trasferimento alla  Roma:

“Diciamo che negli ultimi giorni sto pensando a tutto meno che al lavoro, però potrebbe essere una soluzione fattibile. Se la Roma dovesse cedere Doni sicuramente cercherà un altro portiere. Vista la mia romanità ed il mio desiderio di rientrare a Roma l’accostamento viene facile. Di concreto però non c’è nulla. In passato ci sono state dell chiacchiere in amicizia, dove si parlava di un giorno in cui sarei rientrato. Vista la mia storia sarebbe un coronamento di un sogno. Anche a 40 anni, sarebbe realizzare un sogno che ho da bambino…Ora sono in vacanza, rientro a Roma oggi. Ho disputato la partita del cuore, una bella manifestazione in cui ho cercato di fare gol, per far divertire la gente….Quando c’è di mezzo la beneficienza gli italiani sono i primi a contribuire.”
Se la Roma dovesse prenderti chiederesti garanzie da titolare?
“No, no. Non lo penso neanche quando mi prende un’altra squadra. Mi metto in discussione. Il prossimo anno la Roma punterà giustamente su Julio Sergio, quest’anno fondamentale. Se dovessi vestire la maglia della Roma non sarebbe importante giocare, sarebbe importante esserci, fare parte di un grande gruppo e di un sogno che ho da sempre. Ora sono del Genoa, quindi per ora è lontano quel momento. Preziosi ha sempre espresso stima nei miei confronti e non si è mai parlato di un mio addio al Genoa, una bella iniezione di fiducia. C’è ancora feeling con il tecnico, una mia eventuale partenza sarebbe legata solo al fatto di tornare a Roma, è un pò come quando ti chiama la mamma per tornare a casa. Io a Genova sto bene, vado d’accordo con tutti, anche i tifosi sono contenti. Andrei via solo per tornare a Roma, ma dovrebbero succedere tante cose prima che possa andare in porta una tratattiva del genere. Sarà molto difficile….”
La Roma con Simplico e Adriano come la vedi?
“Conosco entrambi. Sono due situazioni diverse. Simplicio è un ottimo giocatore, un ragazzo eccezionale che fa gruppo, si allena sempre al massimo e non crea mai problemi. Si integrerà subito. Adriano, nel momento in  cui ha deciso di tornare in Italia ed in una piazza come Roma, vuol dire che c’è con la testa. A livello tecnico non si discute, sappiamo chi è. Prima che morisse il papà non si è mai parlato della sua vita privata, questa cosa lo ha toccato nel profondo. E’ un ragazzo in fondo, ci può stare che possa commettere degli errori. L’ho visto carico e sereno, sono certo che verrà a Roma per far vedere a tutti quello che è stato con la maglia dell’Inter. Il suo tiro? Lui tira, non guarda…Ai primi allenamenti a Parma mi prese in pieno, ha una potenza mai vista, un’arma in più per la Roma.”
Il caso De Rossi?
Daniele ha espresso davanti ai media un problema che c’è, personalmente avrei evitato. Molto probabilmente si è pentito di aver espresso un suo pensiero di fronte a tutta l’opinione pubblica. Quando parliamo ci chiedono sempre di non esagerare, ad ognuno il suo ruolo. Chi deve decidere in merito a certi argomenti deve affrontare discorsi delicati, per i rapporti che ci sono tra le parti in questo momento in Italia.”
La Nazionale?
“Le scelte del mister sono state molto contestate. Lui non è l’ultimo arrivato, ha fatto scelte ponderate, scegliendo i giocatori giusti per affrontare un mondiale difficile. L’Italia ha un mix di giovani ed esperti, può fare bene in una manifestazione del genere. Verrà disputato un garnde Mondiale. Se si dovesse arrivare più avanti di quelle che sono le aspettative della gente sarà meglio…”.


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