Ag. Brighi: “Matteo sta bene a Roma e la società vuole tenerlo”

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 Vanni Puzzolo, manager che cura gli interessi di Matteo Brighi, smentisce le voci di un possibile addio del centrocampista alla Roma: “Innanzitutto credo sia opportuno sottolineare che Matteo  l’anno scorso non iniziò a giocare dall’inizio della stagione ma, più o meno, in questo periodo causa i molteplici infortuni dei titolari. Per cui rispetto alla tabella di marcia dello scorso anno, non siamo indietro. Anzi Brighi ha già segnato una rete nell’unica apparizione fatta. E’ vero però che non sta vivendo un periodo felice perché due infortuni – non gravi ma fastidiosi – non gli hanno permesso di essere sempre a disposizione. E’ chiaro quindi che tutto questo ne ha condizionato il rendimento. Per fortuna come detto, non si tratta di nulla di rilevante ed è già sulla via del pieno recupero. Godendo della fiducia del mister e della società e conscio dei propri mezzi, salvo imprevisti, sono sicuro che potrà ripetere le buone prestazioni della scorsa stagione”. L’agente, a Romanews.eu, ha smentito anche l’interessamento della Fiorentina sul giocatore: “Io non ho letto nulla, non ne so nulla e non sono stato contattato da nessuno. Per quel che mi riguarda smentisco che ci sia un interessamento da parte della Fiorentina. Se poi è venuta fuori questa notizia, può darsi che sia da fonte Fiorentina. Non glielo so dire. Dalla Roma non facciamo altro che ricevere attestati di stima per Brighi e lo stesso avviene da parte nostra verso la società. Matteo sta bene a Roma e la Roma lo vuole tenere. Mi risulta che anche il nuovo allenatore lo veda bene quindi da questo punto di vista non credo ci siano dubbi. Poi certo, il mercato è imprevedibile. Per il momento mi sento di smentire categoricamente che il mio assistito possa andare via, che voglia andare via o che ci sia questa volontà da parte della società giallorossa. A me sembra che il nuovo tecnico da quando è arrivato, forse anche per dare una sferzata alla squadra, abbia sempre lavorato in questo modo, mettendo cioè in campo quelli che davano maggiori garanzie senza guardare al curriculum, al cognome o al resto. Da questo punto di vista quindi Matteo non ha alcun problema, perché se sta bene tanto in  allenamento quanto in partita da sempre il massimo.”


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