Di Biagio: “Ranieri in panchina è un vantaggio, ma bissare gli 80 punti sarà difficile”

di Redazione Commenta


 Ecco le dichiarazioni di Gigi Di Biagio a Radioies:

Quote Scudetto – Milan e Juventus sono cresciute rispetto allo scorso anno, è stato leggermente limato il  gap che le separa da Roma e Inter che hanno ancora qualcosa in più.

Adriano – E’ difficile giudicare dalla prima partita stagionale. Ad ogni modo Adriano, anche solo  al 50% , è in grado di fare la differenza. Nel momento in cui ritroverà una condizione fisica sufficiente potrà dare molto alla squadra se tutti i giocatori si metteranno a sua  disposizione.

Posizione in campo del brasiliano – Vucinic potrebbe arretrare facendo il centrocampista di spinta. Bisogna  considerare che la Roma sarà impegnata in due competizioni importanti; la gestione del  gruppo da parte dell’allenatore sarà dunque determinante.

Quartetto delle meraviglie – Tutto si può fare, dipende dalla testa dei ragazzi, è importante la predisposizione al  sacrificio per averli tutti e quattro in campo. Ranieri saprà cosa fare.

Ranieri in panchina è un vantaggio? – Si, sicuramente può esserlo. Certo, bissare gli 80 punti conquistati lo scorso anno sarà difficile ma auguro alla Roma di farcela.

Campionato diverso con Ibra al Milan? – Moltissimo, probabilmente se Pato non si fosse fatto male lo scorso anno il Milan avrebbe potuto arrivare più in alto, magari vincendo anche lo scudetto. .

Zeman al Foggia – Ho bellissimi ricordi con il Mister Zeman e con il Foggia. Vederlo in quella che era la Serie C non fa piacere. Spero che facciano un doppio salto così da vederli in Serie A due anni.

Pizarro e De Rossi – Lo scorso anno abbiamo visto il miglior Pizarro da quando è alla Roma; De Rossi, nonostante alcuni ne criticano le prestazioni, è un giocatore fondamentale, che si è dimostrato decisivo in tante situazioni all’apparenza irrecuperabili. Per un giocatore del suo tipo è difficile essere sempre al 100%.

Problema azzurro – Attualmente possiamo puntare ancora su Pirlo, un giocatore che ci invidiano tutti. Bisognerebbe aver pazienza per far crescere i giovani anche a centrocampo. Gli allenatori devono avere il coraggio di schierarli nelle partite importanti come avviene in altri campionati. Spesso non siamo, mi ci metto dentro anche io, capaci di aspettare. Un esempio è il Manchester United, quando prese Rooney e Cristiano Ronaldo, entrambi giovanissimi, tornarono a vincere solo dopo due anni dal loro acquisto, senza che nessuno si lamentasse. Una volta ?esplosi? non dovettero più tornare sul mercato per diverse stagioni. E’ un fatto di mentalità collettiva, dai tifosi agli addetti ai lavori. In Italia siamo molto passionali e impazienti.

Totti decisivo, Cassano e Del Piero no – Totti è sempre decisivo, Cassano meno. Anche Del Piero lo è stato, con il suo modo di giocare, facendo grandi cose.

Muorinho anticalcio – Bisogna precisare, quando si allenano squadre di quel calibro non basta essere un bravo allenatore ma anche un buon gestore, riuscendo a tenere tante corde attaccate tra loro. Insegnare calcio a quel livello è quasi impossibile. In ogni caso i risultati ottenuti danno a Mourinho il giusto valore, se non avesse vinto la Champions League però tanti che ora lo celebrano lo avrebbero giudicato diversamente.


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