Derby coppa Italia: Borriello c’è

 Corriere dello Sport:

Uno su uno. Che, pur con un numero che più ristretto non si può, corrisponde al cento per cen­to. Un derby della capitale giocato, un gol realizzato. Il rigore trasfor­mato con il batticuore nella stracit­tadina del girone d’andata, un sini­stro che Muslera sembrava poter respingere, poi il pallone è finito in fondo alla rete, per fortuna sua e della Curva Sud. Quel rigore lo aveva voluto tirare a tutti i costi. Voleva farlo Mirko Vucinic, ma lui, Marco Borriello, si era preso quel pallone e al monte­negrino aveva detto sicuro, «ci penso io» , consapevole che tra­sformarlo avrebbe voluto dire conqui­stare il cuore anche degli ultimi romani­sti scettici. Opera­zione riuscita. E quel rigore trasfor­mato, se mai si fa­cesse un sondaggio, sarebbe al primo po­sto tra i tredici gol già realizzati in gial­lorosso da questo ra­gazzo che non può fare due passi senza essere inseguito da teen ager e affini. Nove reti in cam­pionato, quattro in Champions Lea­gue per confermare come la Roma abbia fatto bene, nelle ultimissime ore dell’ultimo mercato estivo, a mettere le mani sul cartellino di uno che sembra destinato a trasfor­marsi in un altro SuperMarco, pre­stito gratuito, dieci milioni per il ri­scatto obbligatorio il prossimo lu­glio, a pensarci pure superficial­mente, un affarone, del resto i nu­meri lo dicono in maniera incontro­vertibile.

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