Chievo-Roma: De Rossi c’è, come sempre

 Da Il Messaggero

E’ un anno che si va dicendo: Daniele De Rossi, unico romanista in azzurro, non è più lui. Poi, ti fai un giro sui tabellini delle partite, sui siti che contengono i dati del campionato e scopri che Daniele, quello che non è più lui, ha segnato dieci gol in stagione, sei in campionato (Juventus, Fiorentina, Catania, Udinese, Chievo e Inter), tre in Europa League (due al Gent e uno al Kosice) e uno in Coppa Italia (al Catania). Non solo, l’ultimissima dal mondo: il Manchester City vuole De Rossi, proprio quello che non è più lui: sarebbe arrivato un fax a Trigoria con tanto di offerta, 45 milioni di euro per il centrocampista di Ostia. La Roma, però, non intende privarsi del gioiello cresciuto in casa: incedibile, a qualunque cifra. Questo fanno sapere da Trigoria. Come fanno pure sapere che non è arrivata alcuna offerta. Daniele piace, anche a Chelsea e Real Madrid. Lui sa che il suo rendimento in campo non è stato all’altezza di se stesso. De Rossi sa fare molto di più. Le qualità restano, non ci si dimentica di come si gioca a pallone. Capita l’annata un po’ così. E può succedere per mille motivi: fisici (De Rossi tra l’intervento allo zigomo e le coliche renali, più acciacchi vari e squalifiche, ha saltato cinque partite di campionato, e non è da lui) e psicologici (si sa – ed è cosa normale – come abbia faticato ad uscire dalla brusca separazione con la moglie, da lì poi la gestione della bambina, il rifarsi una vita e tutti i problemi che ne conseguono). Tutto questo poi, l’anno del Mondiale. Quello della maturità. Un campionato del mondo che Daniele, sempre quello che non è più lui, va a giocarsi da leader e unico rappresentante della Roma (e delle prime due squadre del campionato…). Un Mondiale difficile, dove il rischio flop è dietro l’angolo.

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