Burdisso: “Campionato? Dobbiamo continuare a fare punti”

di Redazione Commenta


b Dal Romanista:

L’uomo dei grandi classici. L’uomo che in campo non sorride mai. L’uomo che Bombonera-Meazza-Olimpico è «roba mia». In altre parole, Nicolas Burdisso. Una delle immagini più belle del derby appena vinto è quella che vede il Bandito saltare sopra Pizarro, sguardo verso la Curva Sud e sorriso al cielo. Una scena da romanisti veri: il Pek lo è già da qualche anno, Nicolas da meno tempo ma gli sono bastati 14 mesi qui per innamorarsi di questa città, di questa squadra, di questa maglia. Per chi non ci crede, basta leggere queste parole: «Ogni vittoria ha sempre un sapore speciale, ma l’allegria e l’amore che ci sono a Roma non le ho mai viste». Burdisso parla così in patria, a Olé, e si confessa subito dopo il fischio finale di Morganti. Racconta «la meravigliosa vittoria» del derby, si emoziona nel pensare a una città che quando vince «è come un vulcano» e rivolge lo sguardo al futuro, che poi è già presente: «Dobbiamo continuare a fare punti». Olé gli dedica un ampio spazio e lo definisce “il miglior difensore della Roma”. Parla di tutti i derby giocati dal Bandito, reduce da anni di stracittadine milanesi, ma che, soprattutto, ancora prima veniva da otto anni di Boca Juniors. A detta di molti, il “Surperclasico”, il derby di Buenos Aires, è uno dei pochi (insieme all’Old Firm di Glasgow) a essere più “caliente” di quello di Roma. Boca contro River, roba da uomini duri, proprio come lui che, infatti, è andato in gol anche in una di queste supersfide. Anche se era solo un’amichevole, se mai può essere definita tale.


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