Brozzi: “L’acido ialuronico? Nessuna controindicazione”

 Le dichiarazioni di Mario Brozzi, ex medico della Roma, alla trasmissione radiofonica “Tana Libera Tutti“:

Ci parli dell’acido ialuronico, è lo stesso che utilizzano talvolta le donne?
“Sono stostanze che hanno un peso molecolare diverso, la loro grandezza è diversa. Per quanto riguarda le articolazioni quando le cartilagini iniziano a soffrire ne viene fatto uso perchè a tutt’oggi è un problema importante. La preservazione dell’integrità della cartilagine è importante in fatto di scorribilità e di nutrimento perchè non ha vasi di nutrimento ma solo un liquido che con gli anni si va riducendo. L’acido è un aiuto in questo senso, più è alto il peso molecolare e più è alto l’effetto lubricifante. Ha quindi una duplice valenza: nutrire la cartilagine e sostenerla e proteggerla da traumi”.
Ci sono controindicazioni?
“Le terapie locali vengono fatte per evitare una terapia sistemica, quando fai un uso locale è per evitare di influire su altre parti del corpo. Io potevo fare trattamenti a livello locale proprio perchè non arrecano danni al fegato. Non esistono controindicazioni nè danno complicazioni a livello sia locale che sistemico”.
Facendo un passo indietro, non era colpa sua gli infortuni dei giocatori
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“C’è stata una situazione capricciosa, i ragazzi erano distrutti fisicamente, io comunque amo sempre questi colori, vengo da una famiglia di tutti romanisti tranne un mio cugino. Sono felice per il mister, è una persona garbata, gentile e rispettosa e mi avrebbe fatto piacere lavorare con lui perchè mi ricorda il mio primo grande amore: Capello”.
Ci parli del “Protocollo Brozzi”
“I primi di dicembre sono andato ad un convegno a Mosca sulla medicina sportiva internazionale per uniformare i protocolli di medicina dello sport con l’introduzione dell’eco cardio colordoppler visti i casi tragici degli ultimi anni. Io iniziai a proporre un protocollo nuovo perchè non è giusto che inizi una medicina dello sport patrizia e una plebea, io ne ho fatto uno che fosse patrizio per tutti. Ho fatto 5000 protocolli, episodio unico al mondo, ho riscontrato alcuni giovani che avevano dei problemi, 3 sono stati operati al cuore. Questo è importante per l’educazione allo sport dei giovani”.

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