Borriello: “Alla Roma gira tutto bene”

 Da La Gazzetta delo Sport:

Marco Borriello fa il centravanti anche con le parole. Di fronte alle domande non si mette sulla difensiva, non butta il pallone in tribuna, e nemmeno usa la diplomazia e la saggezza di un centrocampista. Ascolta e ribatte, va giù forte e deciso come gli attaccanti che cercano il gol. Il Milan, la corsa scudetto, l’Inter, la Roma, la Nazionale, il caso Balotelli, la vita privata e altre questioni: Borriello se la gioca guardando in faccia la porta avversaria, con l’aria sincera e un po’ sfacciata da «bello guaglione».
Sia sincero, allo scudetto crede ancora?
«Sì. E vi spiego il perché. Abbiamo avuto una leggera flessione, ma siamo ancora a 3 punti dall’Inter. E noi possiamo lavorare tutta la settimana, da qui alla fine del campionato, per preparare le partite. Non è un vantaggio da poco».


Quante possibilità dà al Milan?
«Non faccio percentuali, uso un aggettivo: abbiamo buone possibilità. Anzi: le possibilità sono più che buone».
Esagerato.
«Macché. Il Milan è una squadra viva e ve lo dimostreremo. Abbiamo rallentato un po’, non lo nego, ma se avessimo vinto contro il Napoli e contro la Lazio nessuno avrebbe gridato allo scandalo. L’unica gara sbagliata è stata quella di Parma».
Il vostro calendario, tuttavia, sembra il più difficile.
«Giustissimo. Abbiamo scontri tosti. Però non è che Romae Inter possano andare in campo con le riserve. L’Inter ha ancora la Champions League e per sei settimane consecutive dovrà giocare ogni tre giorni. Credo che possa mollare, che possa lasciare qualche energia nervosa sul campo. Io dico che pagherà il doppio impegno».
E la Roma?
«Bisogna stare attenti ai giallorossi perché quest’anno a loro gira tutto bene. Sono fortunati e la fortuna è un gran bell’alleato. Il rischio per la Roma è rappresentato dall’ambiente: il gruppo di Ranieri potrebbe avvertire una pressione esagerata».
Come valuta la stagione del Milan fino a questo momento?
«Abbiamo aperto un ciclo. Ci sono giocatori nuovi, un nuovo allenatori, nuovi metodi. Siamo usciti agli ottavi in Champions, siamo terzi in campionato, quindi dico che l’annata non è stata disastrosa. Se vincessimo lo scudetto diventerebbe eccezionale».
E il giudizio sulla sua stagione?
«Sono soddisfatto. Ho fatto 10 gol dopo un anno di inattività per infortunio, sono terzo in classifica, sono stato convocato in Nazionale. E adesso devo fare lo sprint decisivo: fisicamente posso migliorare ancora».
Chi deve comprare il Milan per fare il salto di qualità?
«Non mi permetto di dare consigli a dirigenti che in vent’anni hanno vinto tutto. Ho qualche idea, ma la tengo per me».
Lei dichiarò: «Ronaldinho è meglio di Kakà». Conferma?
«Certamente. Dinho è unico anche quando gioca da fermo. Kakà è grandissimo, ma se cala fisicamente diventa un giocatore normale. Secondo me, Ronaldinho ha più qualità».
In Champions League per chi tifa?
«Spero che l’Inter vada avanti, così magari si stanca e perde punti in campionato, mabisogna essere realisti: il Barcellona è la squadra più forte».

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