Baresi: “Lippi, rimpiangerai Totti”

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 Franco Baresi affronta il discorso legato ai Mondiali 2010 del Sud Africa per dire a Marcello Lippi che – con ogni probabilità – si troverà a rimpiangere l’assenza di Francesco Totti, non convocato dal Commissario tecnico giunto alla sua ultima mensilità sulla panchina Azzurra (Cesare Prandelli è il futuro allenatore della Nazionale italiana). Da Il Messaggero:

Lippi in campo addestra l’Italia per il mondiale e tra due giorni dovrà presentare la lista dei 23, lasciando a casa cinque giocatori. Sirigu, se gli accertamenti al polpaccio sinistro escluderanno complicazioni per Marchetti, Bocchetti, Cossu, e due tra Borriello, in ribasso, Rossi, in rialzo, e Quagliarella (sempre che non esca Cassani: resterebbe una punta in più).
Al Sestriere è tempo di scelte e anche di rimpianti. «Manca Totti» ammette candidamente Franco Baresi, testimonal della Peroni, sponsor della Nazionale che ha riunito qui campioni del passato con lo slogan “Storia di una passione”. «Serviva il romanista: non c’è solo per una questione d’età. Purtroppo…come Del Piero. Non bastano il modulo e la squadra per vincere, conta soprattutto la qualità. Ve lo dice un ex difensore che dava grande importanza all’equilibrio e all’organizzazione. Io, però, sono per il gioco d’attacco. E penso all’Inter con i suoi quattro campioni lì davanti».


«Ci sarà un Totò pure a questo mondiale: punto su Di Natale» è l’augurio di Salvatore Schillaci. «Balotelli e Cassano sono bravi, ma pagano il loro carattere. Miccoli, invece, si è fatto male…». Giancarlo Antognoni punta su Marchisio e Pirlo: «Possono fare la differenza». Per il campione del mondo dell’82 le favorite sono «Inghilterra e Brasile: Capello e Dunga giocano all’italiana». «La Padania? Che cosa è? Un formaggio?». Schillaci si diverte e avverte: «Io non mi sento siciliano, ma italiano. Mi amavano a casa mia e al nord».
«Sono storie che fanno ridere», interviene Baresi. «La Nazionale è di tutti, quando scende in campo tutti si uniscono. Non esistono più regioni e club». Ma l’ex capitano è servero quando commenta l’Euroflop dell’Italia: «Se arriviamo anche dietro alla Turchia dobbiamo fare autocritica». Antognoni rimprovera la Nazionale: «Dovrebbe avere un rapporto più diretto con la gente». Promuove Prandelli e contesta la Fiorentina: «I dirigenti viola lo hanno costretto ad andar via. Per l’Italia è l’uomo giusto».


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