Alessandro Crescenzi all’esordio in serie A: “Un sogno”. Baptista: “E’ stata vera lotta”.

di Redazione Commenta


Un nuovo ragazzo ha debuttato ieri nella serie A con la maglia giallorossa. Si tratta del biondo diciottenne Alessandro Crescenzi. Al 33′ della seconda frazione, Luciano Spalletti lo ha gettato nella mischia al posto di un opaco Menez. Il difensore di Marino è entrato subito nel vivo del gioco, ha perso una palla in modo banale a metà campo, poi però lo abbiamo visto sradicare per due volte la sfera a Antonio Cassano, dimostrando grinta e una grande personalità.

Nessuna emozione quindi sul terreno di gioco, ma tanta nel dopo gara quando ha rilasciato la sua prima intervista.

Voglio ringraziare il mister Spalletti che mi ha regalato questa grande gioia, quando mi ha detto che sarebbe toccato a me, ho pensato: accidenti non me lo aspettavo, il cuore ha iniziato a pulsare forte, ed ho vissuto dentro di me una grande emozione. Sono stato felicissimo di poter giocare con questa maglia in Serie A, adesso me ne torno con la Primavera, aspettando magari un’altra occasione. I compagni mi hanno detto di stare calmo, senza strafare, ed ho cercato di dare il mio piccolo contributo per un pareggio che vista come è andata ci lascia anche qualche rimpianto”.

Crescenzi è arrivato alla Roma cinque anni fa dalla Lodigiani, ed ha un contratto con i giallorossi fino al 2011 al minimo sindacale di circa 20 mila euro l’anno. Sotto i microfoni anche Julio Baptista che ha permesso alla Roma di uscire dal campo con un punto da Marassi. “La Bestia” però non è molto contento, nonostante abbia messo a segno l’ottavo centro in stagione, che lo ripaga dalle critiche di Champions relative alla gara contro l’Arsenal, per aver fallito il colpo del ko su assist di Totti.

“Della doppietta mi interessa poco, la mia Roma non ha vinto, anche se siamo tornati da Genova con un punto che fa classifica e morale. E’ stata una vera lotta, nel primo tempo mi hanno strappato la maglia, ma l’arbitro ed il suo collaboratore non se ne sono accorti. Ripartiamo da questo punto, eravamo in emergenza e abbiamo superato la prova”.


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