Adriano – Borriello, la novità è il doppio mancino

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 Dal Romanista:

La settimana di Borriello si è conclusa e nell’aria giallorossa della nostra città si respira ottimismo a pieni polmoni. Il colpo di mercato della dottoressa Sensi ha riportato a mille l’umore della tifoseria e messo a disposizione di Ranieri due centravanti mancini che, con tutti gli impegni che la squadra dovrà affrontare nel corso di questa stagione lunga e massacrante che le si prospetta, troveranno sicuramente il proprio spazio senza pestarsi i piedi. Anzi, la loro contemporanea presenza in organico ci fa prendere atto di una situazione sicuramente anomala, ma che potrebbe diventare molto piacevole, della nostra Roma, che grazie a loro diventa una delle poche squadre ad aver schierato insieme due attaccanti centrali mancini. Se ci pensate bene, infatti, normalmente le punte di peso sono destre di piede o, se sinistre, sempre affiancate da un’alternativa destrorsa.

Per un antico luogo comune della vita, infatti, i mancini sono sempre stati visti con qualche remora e al massimo, nel calcio, sono stati impiegati, fin da piccoli, o come terzini sinistri (il famoso fluidificante di una volta, che in Rocca e Cabrini ebbe due dei suoi migliori interpreti), o come esterni di centrocampo. Grazie al loro piede “sbagliato”, infatti, da quella fascia potevano pennellare cross al millimetro per l’ariete centrale, che col suo colpo di testa o col destro “sfondareti” provvedeva poi a trasformarli in gol. Pochi sono stati i centravanti mancini della storia del calcio e della nostra stessa Roma, che pure in passato ha sempre avuto grandissimi attaccanti centrali. Diverso il discorso sui difensori, che a parte alcune piacevoli eccezioni hanno spesso latitato. Ma questa è un’altra storia, che magari prima o poi racconteremo.

D’altronde si sa, i centravanti accendono la fantasia popolare come nessun altro giocatore sa fare, perché se l’essenza del calcio è il gol, loro sono quelli deputati a segnarlo. E poco conta se tante volte il portiere compie una parata da tre punti, se il difensore fa un salvataggio che ti fa vincere la partita o se il centrocampista inventa assist meravigliosi. E’ l’attaccante che fa sognare i tifosi, altro che storie. Ecco dunque che il suo acquisto scatena la folle e le rende felici. Così fu per Prati (destro) nel 1973, per Pruzzo (destro) nel 1979, per Voeller (destro) nel 1987, per Balbo (destro) nel 1993, per Montella nel 1999 e per Batistuta (destro) nel 2000. E ancora oggi proprio Vincenzino è l’unico mancino dei primi dieci goleador della storia giallorossa, visto che anche Totti, Volk, Amadei, Manfredini, Da Costa e Delvecchio erano o sono tutti di piede destro, anche se quest’ultimo se la cavava bene pure col sinistro. Adriano e Borriello, dunque, proveranno a dimostrare che l’insolita presenza in organico di due centravanti mancini è possibile, anche se difficilmente li vedremo giocare insieme. E se è vero che chi usa il piede sinistro riesce a disegnare traiettorie impensabili che non riescono a chi è destro, allora ci sarà da divertirsi.


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