Roma-Inter: chance giallorossa

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 La gara di questa sera (ore 18,00) contro l’Inter valida per lo scudetto, con lo stadio pieno pronto ad incitare la squadra giallorossa, è già una vittoria per Claudio Ranieri. “La Repubblica” sottolinea i meriti del tecnico giallorosso:

La vera sorpresa è la Roma, non l’Inter. La durata della Roma, che può sognare lo scudetto ma che, andasse storta, potrebbe finire seconda dietro l’Inter per la quarta volta negli ultimi cinque anni. Non è poco, considerando che da una parte i quattrini scarseggiano (eufemismo) e dall’altra ce n’è un pozzo, che alla Roma per lunghi tratti è mancato Totti, che tra i pali c’è il terzo portiere (meglio degli altri due, peraltro), che Mourinho è considerato da molti (non da me) il miglior allenatore del mondo e Ranieri (non da me, ripeto) un perdente molto ben educato. Il presunto perdente son 20 partite che non perde (partitacce col Panathinaikos escluse) e alla resa dei conti la sua Roma si sta rivelando la vera rivale dell’Inter, dopo l’illusoria fiammata iniziale della Juve e la rimonta del Milan, che con Napoli e Parma ha fallito due smash forse decisivi. Negli ultimi tempi l’Olimpico è stato per l’Inter terra di conquista. Bisognerà vedere quanto incide il pensiero del Cska. Meno del Chelsea, si può immaginare. Senza Sneijder e senza Balotelli, l’ostracismo continua, m’aspetto dall’Inter quello che fa di solito: un furente avvio e, all’occorrenza, un furente finale. In mezzo ci sta di tutto. M’aspetto in campo Quaresma per tenere sulle sue un terzino romanista, Riise in particolare (altrimenti, Eto’o dirottato sulla destra). La Roma, con Totti in panchina, ha un giocatore che può creare problemi all’Inter, muovendosi tra le due linee, sfondando in dribbling (più difficile, se dopo il primo s’intestardisce) o tagliando dentro per Vucinic: è Menez, i cui tempi di maturazione stanno scadendo, nel senso che dopo tanti fumi deliziosamente profumati sarebbe ora d’un po’ d’arrosto. Ma non è certo che Menez giochi, anzi al momento Ranieri, se non è pretattica, sembra orientato su un più robusto 4-4-2. Di tecnica a centrocampo ne ha più la Roma e se le riesce il gioco dei passaggetti rasoterra in attesa del corridoio buono può anche fare il colpaccio. In attacco l’Inter è più forte e in difesa pure. Il pareggio non serve a nessuno. Sarà una bella partita, se non prevalgono i nervi.


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