Totti, bomber di solidarietà: “Io, allenatore dei bambini diversamente abili”

 Francesco Totti e il mondo della solidarietà sono un connubio indissolubile: il Capitano giallorosso, tra le altre cose, ha una scuola calcio per diversamente abili e lì si cimenta in quella che potrebbe essere la professione del futuro del Pupone. Fa l’allenatore dei bambini diversamente abili e conferma sul suo sito ufficiale quanto il mestiere di mister, in realtà, gli garantisca soddisfazioni ed emozioni uniche solo così. Vissuto cioè in funzione degli altri “suoi” figli:

“Li vedo tutti i sabato alla mia scuola calcio e per loro, solo per loro, faccio l’allenatore. Sono gli altri miei figli, il gruppo di ragazzi diversamente abili che, nel mio progetto che va avanti da quattro anni, giocano a pallone con successo. Come ho messo anche nel libro che ho dedicato proprio a loro, i bambini sono tutti uguali e quando giocano a pallone fanno “Ahò, passame la palla“. Quelli cosiddetti normali e qualli cosiddetti diversi, tanto che il progetto che li riguarda l’ho chiamato, con un po’ di ironia, che ci vuole sempre, –Diamo un calcio alla diversità-. Quando li allenao mi emoziono, mi commuovo: per vincere certe barriere può servire anche un pallone. Loro giocano e vincono al timidezza, la paura di essere considerati particolari, anche la rabbia di certi trattamenti che i cosiddetti normali gli regalano, spesso anche senza volere. Li guardo, sto con loro e mi viene sempre in mente che noi pensiamo di doverli aiutare, i diversamente abili, a muoversi, a capire molte cose, invece, alla fione, scopriamo che sono loro a insegnare a noi tante cose”.

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