Le pagelle di Roma-Bari: Juan toglie le castagne dal fuoco a Ranieri

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 Le pagelle di Roma-Bari:

Lobont 6: La mira dei giocatori del Bari è difettosa, il rumeno passa un pomeriggio di assoluta tranquillità. Dal 1′ st Doni 6: I fischi con cui l’Olimpico lo accoglie sono ingenerosi. Gli attaccanti del Bari non mettono alla prova la sua forma. Nè il suo umore.
Cassetti 5,5: Il palo gli toglie la gioia del gol. Salva il risultato nel finale, ma subito dopo si macchia di un’ingenuità che potrebbe costare cara. Nel complesso fornisce una prova incolore. Nel secondo tempo non si sgancia mai.. Quando ha spazio per crossare sbaglia.
Mexes 6,5: Si aggiunge spesso ai centrocampisti in fase di impostazione. La sua deviazione è decisiva per il vantaggio giallorosso. Sta attraversando un buon periodo di forma, ma gennaio si avvicina e il francese sarà presto libero di accasarsi a parametro zero. Peccato.
Juan 7: Il match winner toglie non poche castagne dal fuoco a Ranieri. Sembra l’unico immune da crisi di nervi. Gioca con naturalità. Peccato che i compagni non assorbano la serenità che prova a trasmettere.
Castellini 5,5: Quando si sgancia viene spesso ignorato. Per un’ora non brilla, ma neanche fa danni. Poi innesca un pericolosissimo contropiede che gli ospiti non sfruttano.
Greco 5: Il cartellino giallo inizia ad essere un vizio. Non riesce a dare sostanza. E’ in calo vistoso rispetto alle prime uscite.
Simplicio 5: L’allenatore gli consegna le chiavi del centrocampo, piazzandolo nel ruolo di play. Il gioco della Roma dovrebbe nascere dai suoi piedi. Ai quali è affidato anche il compito di fare filtro. In poche parole, dovrebbe fare il Pizarro. Missione fallita.
Brighi 5,5: Il più operoso dei centrocampisti. Corre su e giù per il campo, va al contrasto, pressa anche quando nasce l’azione dei pugliesi. Sfiora anche il gol, anche se in maniera a dir poco rocambolesca.
Menez 7: La Roma, come la noia dei tifosi, è appesa ai piedi del francese. Se Menez “strappa”, la squadra va. Viceversa, quando Jeremy si prende le sue pause, all’Olimpico regna la monotonia. Lui si gestisce tra le due situazioni, prendendosi gioco dei difensori quando vuole. Dal 44′ st Taddei sv
Totti 4,5: Non riesce ad eludere le attenzioni che gli riservano gli avversari. Fatica ad inquadrare la porta, gli manca il lampo. E calcia malissimo dal dischetto. L’unico gesto degno del suo talento è un passaggio filtrante per Borriello, che non a caso arriva quando le maglie del Bari si sono allargate. D’accordo, la presenza di Borriello lo costringe a giocare lontano dalla porta. Ma se il risultato deve essere questo, è bene che Ranieri studi un altro tipo di gestione. Dal 26′ st Okaka sv.
Borriello 6: La solita dose di muscoli e polmoni al servizio della squadra. Rimedia un rigore (generoso). Incassa un destro alla Cassius Clay da Rinaldi. Si rialza e continua a lottare. Alla fine, però raccoglie poco rispetto a quanto semina.
All. Ranieri 5: Impiega un tempo per capire che Menez a destra può mettere alle corde il Bari. La vittoria non cancella l’ennesima prestazione mediocre della sua Roma.
Anna Giulia Ruggeri


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