Radja Nainggolan: è addio alla nazionale, dopo l’esclusione

di Daniele Pace Commenta


 Radja Nainggolan è un fiume in piena nella sua lunga intervista al sito belga “hln.be”, dopo che il selezionatore della nazionale belga, Martinez, lo ha escluso dai Mondiali di Russia.

Ma a far male, è la motivazione addotta dal CT in un incontro all’aeroporto di Fiumicino, che non solo non hanno convinto il centrocampista, ma lo hanno ancor di più irritato.

Una spiegazione tecnica che però di tecnico non ha nulla. Una farsa insomma.

L’intervista

“Io sono così, non indosso maschere, non posso farci niente. Sono stanco di essere sempre dipinto come un cattivo ragazzo. Il calcio è ancora un hobby per me. Va bene, adesso è diventato il mio lavoro, ma voglio essere giudicato per le mie prestazioni, non per quello che faccio fuori dal campo. Dovremmo parlare in altro modo di Maradona per questo motivo? Ognuno è libero di fare ciò che vuole se in campo gioca bene. Pensate che tutti i calciatori siano bravi ragazzi? Non me ne vergogno”.

“Ne ho abbastanza, il mio addio ai ‘Diavoli Rossi’ è ormai segnato, non continuerò a combattere. Avevo già pianificato di fermarmi se non mi avessero fatto andare al Mondiale.”

Queste le parole del Ninja, che ha anche parlato del colloquio con il CT, secondo cui lui sarebbe un top player bravissimo, tanto da non essere convocato perché non gli si potrebbe costruire una squadra attorno. Sinceramente, una motivazione più che ridicola.


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