Mou, che stai a tremà?

di Redazione Commenta


 In tutte le salse si è detteo e ridetto che lo scudetto era un affare oramai chiuso, invece l’Inter ha dilapidato un patrimonio di punti mettendo Milan (a cui stasera può riuscire il sorpasso) e Roma (a -4 dai nerazzurri) nelle condizioni di riaprire definitivamente la corsa scudetto. Da Il Romanista:

Quattro. Sono questi i punti che separano Roma e Inter dopo l’1-1 rimediato a Palermo dalla formazione di Mourinho. Troppo l’entusiasmo in casa nerazzurra a seguito del passaggio del turno in Champions League, una qualificazione che non ha però impressionato più di tanto Marcello Lippi: «L’Inter? Una grande squadra –afferma il ct a Skysport – ma non rappresenta l’Italia visto che non ha neanche un italiano ».

Una multinazionale che non può definirsi portabandiera del nostro calcio visto che l’unico “azzurribile” schierato al Barbera dal tecnico portoghese è il giovane Santon, che non si vedeva in campo dal 14 febbraio (giorno di Napoli-Inter). Di calciatori nostrani, invece, il Palermo ne ha e anche di qualità, ma deve fare a meno di Liverani e così sulla linea mediana lancia un terzetto tutta sostanza con Migliaccio, Nocerino e Simplicio. L’Inter, ancora in piena trans agonistica dopo il successo dello Stamford Bridge, parte a razzo e impegna i siciliani già al 7’con Eto’o che serve dentro Milito che da posizione molto defilata prova ad incrociare il tiro colpendo il palo. Passano tre minuti e, a seguito di un corner, Bovo trattiene in area Lucio e Damato concede un rigore che Milito trasforma. Partita già chiusa? Niente affatto perché il Palermo resiste e non molla un centimetro arrivando al 24’ a ottenere il pari su una rapida ripartenza che vede Miccoli servire  al limite dell’area Cavani la cui conclusione s’infila all’angolino. L’Inter, al 30’, ci prova nuovamente con Eto’o  mbeccato da un bel lancio di Sneijder, ma a tu per tu con Sirigu non riesce a controllare. Si va così alla ripresa con un Palermo tutto rapidità e contropiede che sia affida ai lampi di classe della coppia Miccoli-Pastore. Numeri a intermittenza che creano grossi problemi a una retroguardia forte fisicamente ma non rapidissima come quella nerazzurra. Mourinho prova allora a mischiare le carte mettendo dentro sia Pandev sia Thiago Motta al posto di Santon e Stankovic (ammonito, salterà la prossima con il Livorno). Inter in totale spinta offensiva che aumenta la pressione sul Palermo e al 29’ sfiora il gol con un colpo di testa di Samuel a seguito di un corner battuto da destra da Maicon. Ma il fortino Palermo resiste e lo fa fino alla fine, permettendo alla Roma di continuare a sognare.


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