Ranieri e Totti i mali della Roma?

 Dall’Ansa:

E ora Ranieri è definitivamente sotto accusa. Stando a quanto racconta il tam tam delle radio romane il tecnico è il maggior colpevole della crisi della Roma aggravata dalla sconfitta di ieri a Napoli. Scelte sbagliate, Totti sostituito con il Cagliari (dopo l’espulsione di Burdisso), quando invece era meglio lasciarlo in campo e invece rimasto ieri fino al 90′ in una giornata nera per il capitano. In molti non capiscono cosa stia succedendo al tecnico e qualcuno se la comincia a prendere anche proprio con il numero 10. Perchè non accetta le sostituzioni e così ‘costringè con la sua personalità a spingere Ranieri a cambiare altri. Come Borriello ieri, l’unico in forma.

Roma, Ranieri: “Totti non mi condiziona”

 Da La Repubblica:

Cinque punti in sei partite: ora la classifica spaventa, dopo il naufragio di Napoli. Nessun dirigente questa volta parla, la Roma preferisce metabolizzare sconfitta e responsabilità in silenzio. La società affronterà poi Ranieri a mente fredda, in un inevitabile confronto. Il tecnico per ora non rischia la panchina, ma alcune sue scelte fanno discutere dentro lo spogliatoio e in società. La gestione degli attaccanti è il primo punto che spiazza, su tutti, Rosella Sensi e il suo entourage: l´allenatore è condizionato nel sostituire Totti?

Totti non è più intoccabile

 Dal Corriere dello Sport:

Totti o non Tot­ti? Perché inutile fare giri parole, cercare spiegazioni, provare a nascondersi dietro un dito. Tra i problemi c’è anche questo, anche se non possiamo non confessare di fare un po’ fatica a pensare al capitano della Roma, al giocatore che ha riscritto l’intero libro dei record societari, come un problema. Eppure qui a Napoli, Totti ha giocato sembrando l’ombra di se stesso, in capace di evitare gli anticipi dei difensori, non riuscendo quasi mai a difendere un pallone, tirando (male) in porta soltanto su calcio di punizione e lo zero nella casella dei gol stagionali realizzati è lì a testimoniarlo, dan­do la sensazione di essere un corpo estraneo a una squadra che non si riconosce e non riesce più a riconoscere neppure il suo capita­no.

Ranieri tira in ballo la paura

 Dal Corriere dello Sport:

La sconfitta del San Paolo riapre il dibattito sulla Roma di Ranieri. Come può il Napoli correre di più nella ripresa, dopo l’impegno di Bucarest di giovedì? E la scelta di schierare la Roma con lo stesso modulo del Napoli, con un atteggiamento tattico che adotta solo una volta all’anno, era davvero necessaria? Anche i cambi questa volta fanno discutere. La Roma è penultima in classifica, bisogna fare qualcosa. Ranieri si difende così: «Nel secondo tempo ci siamo impauriti per i contropiede del Napoli, non siamo riusciti a ripartire come nel primo. A metà ripresa ho scelto Vucinic per cercare la profondità, avevo visto Borriello stanco. Dobbiamo lottare e crederci, su ogni pallone, come nel primo tempo. Ci parleremo e troveremo la soluzione».

Sostituzione Borriello: Totti era pronto a uscire

 Dal Romanista:

Stavolta il primo a meravigliarsi quando sul tabellone luminoso delle sostituzioni ha visto il numero 22 di Borriello e non il suo 10, è stato proprio lui. Minuto ventidue della ripresa, Mirko Vucinic pronto a metà campo per entrare, il capitano dà un’occhiata verso la panchina, poi si gira dall’altra parte e fa per andare verso bordo campo. A sorpresa, però, stavolta non tocca a lui ma all’ex centravanti del Milan. Totti resta in campo fino al novantesimo proprio nel giorno in cui, probabilmente, non si sarebbe arrabbiato nemmeno lui visto che la sua prestazione non è stata sufficiente.

Napoli-Roma: la rabbia di Rosella Sensi

 Dalla Gazzetta dello Sport:

I titoli di coda sono una «via crucis» dal sapore di sberleffo. Uno striscione srotolato al 90’ recita: «Come dice Venditti: “Grazie Roma”». Un tifoso del Napoli aspetta il pullman giallorosso con un manifestino mortuario: «Oggi è defunta l’As Roma, il Napoli ha partecipato alle esequie». Sulla tangenziale, al passaggio della Roma, tutti salutano facendo il segno del «due». Stessa scena alla stazione Centrale. Insomma, se si pensa che neppure Tagliavento è più un amuleto (17ª designazione, primo k.o.), la crisi Roma è aperta ufficialmente dalle parole di Borriello che, polemico per il cambio, giudica la squadra fra le top d’Europa, aggiungendo che la società ha fatto di tutto e la colpa quindi è soltanto loro (vedi prima).

Roma: troppi moduli e confusione tattica

 Il Corriere dello Sport analizza così la falsa partenza della Roma in questa stagione:

Sei partite di campionato, due di Champions League, una di Supercoppa, somma facile facile, fanno nove gare ufficiali già gioca te in questa stagione. Bene, anzi male, siamo a ottobre e se ci domandate con che modulo gioca la Roma, la risposta è un boh piut tosto prolungato. Perché ne sono rimasti davvero pochi da sperimentare. Claudio Ranieri li ha provati tutti o quasi. E la cosa non vuole essere un complimento.

Roma, comanda Ranieri

Da Libero:

Che bello Totti, che bravo Totti, che forte Totti. Forse però lo metto in panchina. Se non sapessimo che Claudio Ranieri ama fare pretattica, bisognerebbe chiamare la neuro. Alla vigilia della trasferta di Napoli, l’allenatore della Roma prova a chiudere tutte le discussioni sui suoi possibili attriti con il capitano giallorosso, spendendosi in lodi sperticate per il Pupone. «Totti è Totti, è il più grande giocatore italiano e il nostro capitano, noi ce lo teniamo stretto. Lui viene prima di tutto il resto», afferma sicuro Ranieri, «le sue condizioni fisiche sono straordinarie. Ha fatto tutta la preparazione e sta in un momento d’oro. Gli manca il gol, ma corre tantissimo, sembra un ragazzino pieno d’entusiasmo. Secondo i dati della Uefa sulla partita con il Cluj, è al terzo posto per chilometri corsi». Il mister testaccino rivela il suo cuore giallorosso, quello da tifoso vero che viene prima di quello dell’allenatore. Totti è Totti, beato chi c’ha France’ e avanti così. La sbandata di sor Claudio, però, dura solo un attimo, prima che mister Ranieri rientri nei suoi panni di allenatore in risalita, ma ancora sotto esame nonostante le vittorie contro la capolista Inter e i romeni del Cluj in Champions League. «Totti giocherà domani? Non lo so, devo ancora decidere», spara a sorpresa il tecnico romano, «se una partita lo richiede, lo metto o non lo metto, o lo tolgo. Sono cose che fanno parte di una strategia tattica di un allenatore che prende delle decisioni».

“Francesco Totti. Poi tutto il resto”

Da Il Messaggero:

Ancora il San Paolo, con i suoi spifferi marini e i suoi mille suoni, sarà tappa cruciale per il futuro della Roma. E’ successo spesso, ultimamente. E in passato: nel giugno 2001, penultima puntata, proprio dal Golfo avvistò il terzo scudetto. Stavolta il viaggio a Napoli arriva presto, ma la scadenza in calendario può già certificare le ambizioni dei giallorossi, dopo sei giornate del torneo, colpa della partenza disastrosa e della classifica angosciante. L’obiettivo è dar continuità ai risultati ottenuti di fila contro l’Inter e il Cluj, le uniche vittorie stagionali su sette impegni ufficiali. Se la Roma vuole risalire e tornare in corsa, dovrà accelerare qui, dove il Napoli cerca il primo successo casalingo in campionato, l’ultimo il 9 maggio, doppietta di Quagliarella che oggi veste alla juventina.

Napoli-Roma: Ranieri conferma gli undici anti-Inter

 Dal Corriere dello Sport:

Ranieri prepara per Napoli una formazione molto simile a quella che ha battuto l’Inter. Rispetto alla gara di Champions contro il Cluj rientrano dall’inizio Cassetti, Juan, Riise e Borriello. Torna la difesa titolare (con la conferma di Nicolas Burdisso), l’unica che è rimasta im­battuta in questo inizio di stagione, anche con la variante di Mexes al posto dell’argentino, come era accaduto contro il Cesena alla prima giornata. In porta ancora Lobont, anche se Ranieri segue con attenzione i progressi di Doni. Il tecnico avrebbe potuto pensare an che a ripresentare la difesa a tre, come fece lo scorso anno a Napoli, ma questa volta non sarà possibile, considerata l’assenza per squalifica di Mexes.

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