Totti gioca a poker: “Punto sulla Roma, come un all-in. Non firmo per il terzo posto, cercheremo di riprendere la via giusta”

 Francesco Totti alla prima edizione del “Totti & friends”, un torneo di poker per beneficenza. Questa mattina il capitano giallorosso, insieme allo sponsor PartyPoker.it, ha disputato una partita per raccogliere fondi da versare all’Associazione Bambino Gesù Onlus all’Officina Farneto, in via Monti della Farnesina. Al tavolo verde, oltre il capitano della Roma, si sono seduti molti volti noti: Marco Cassetti, Filippo Magnini, campione di nuoto, Davide Lippi, procuratore sportivo e figlio del ct campione del mondo, Mauro Marin, vincitore dell’ultima edizione del Grande Fratello, Chiara Tortorella, Linda Santaguida e Barbara Guerra.
Prendono parte alla sfida anche tre giocatori che hanno conquistato il ticket online giocando i tornei di qualificazione su PartyPoker.it. Il vincitore del torneo riceverà un assegno di 10.000 euro che sarà devoluto all’Associazione Bambino Gesù.

Antognoni: “Va data l’opportunità a Totti di esprimersi ai suoi livelli”

 Giancarlo Antognoni, Campione del Mondo nel 1982 e attuale dirigente della Nazionale italiana, è intervenuto a Radio Power Station, per parlare del Golden Foot, premio che sarà assegnato l’11 ottobre prossimo:

“Diciamo anche che ho indossato la maglia numero dieci più di tutti nella Fiorentina. Il numero dieci oggi rimane forse la maglia della discordia, perché i giocatori che la indossano, devo dire, sono un po’ penalizzati. Oggi è anche difficile collocare un numero dieci all’interno di una squadra, e questo mi sembra anche una cosa molto assurda, però il calcio va cosi, va a mode, va a schemi, invece secondo me va data un po’ di possibilità in più a questi giocatori con caratteristiche diverse dalle altre che però riescono a cambiare la partita.

Ranieri-giocatori: ennesimo faccia a faccia

 Dalla Repubblica:

Due giorni e mezzo di riposo, nessun intervento punitivo per una squadra che dopo sei giornate di campionato si ritrova a vivacchiare nei bassifondi della classifica. Oggi pomeriggio ripresa degli allenamenti, con Ranieri che terrà a rapporto un gruppo dimezzato dagli impegni delle varie nazionali. La Roma nel periodo della sosta non avrà infatti otto giocatori: Lobont, Riise, Mexes, De Rossi, Borriello, Vucinic, Burdisso, Okaka. Nomi importanti all´interno dello spogliatoio, per un dibattito che non potrà quindi che essere parziale. Dovrebbe esserci anche Rosella Sensi, oggi a Trigoria, per parlare con il tecnico e, in particolare, con Totti.

Roma: tante facce per una crisi

 Dal Messaggero:

Facce da crisi. Tante, troppe. Per non far torto a nessuno, diciamo pure un po’ tutti. Dalla società, all’allenatore, pesando per i giocatori, nessuno escluso. Facile sostenere oggi: colpa di Ranieri o, per rimanere al tema del lunedì, di Totti. Scontato, banale. Ma qui, se il gioco non funziona, è anche perché tanti protagonisti della scorsa stagione, per un motivo o per un altro, latitano, non sono al meglio, pensano ad altro oppure vengono da infortuni pesanti. Partendo dal portiere (Julio Sergio) che non c’è, arrivando a Vucinic che, rispetto al trend del girone di ritorno, è indietro. In mezzo, tanti altri: Riise, Burdisso, Juan, Pizarro. Tutti al di sotto dello standard, e c’è anche chi, come Adriano, è venuto a Roma con mille buoni propostiti e in pratica non s’è mai visto.

Totti: “Ho sempre fatto tutto per il bene della Roma”

 Ecco l’articolo scritto da Francesco Totti sul Corriere dello Sport:

Avrei voluto riprendere questa rubrica in maniera diversa, con una posizione di classifica migliore, con risultati positivi rispetto a quelli che abbiamo conseguito fin qui, ma nello sport e nel calcio non sempre quello che si pensa di ottenere poi realmente si concretizza. Siamo partiti in maniera incostante, nella partita contro l’Inter avevamo dato segni di forte ripresa, ma purtroppo a Napoli siamo incappati in una nuova sconfitta. Avevamo concluso lo scorso campionato con una striscia di risultati di altissimo livello, che ci ha permesso di arrivare a sfiorare lo scudetto a pochi minuti dalla fine. Da lì dobbiamo ripartire senza pensare a quello che è accaduto, ma pensando a noi stessi, con la consapevolezza di avere una rosa di giocatori altamente competitiva. Mai come in questo momento ci sono state tante prese di posizione relative alla Roma e al sottoscritto.

Domani ‘Totti&Friends’, torneo di poker per beneficenza. Presenti anche Cassetti e Menez

 Dall’adnkronos:

PartyPoker.it e Francesco Totti presentano la prima edizione del ‘Totti&Friends’, il torneo di texas hold’em di beneficenza con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’Associazione Bambino Gesù Onlus e che vedrà la partecipazione di Vip invitati da Totti che come lui hanno la passione per il poker sportivo. Il ‘Totti&Friends’ si giocherà a Roma domani dalle ore 10 e vedrà la partecipazione di tanti personaggi dello sport e dello spettacolo.   

Rapporto giocatori-Ranieri: la squadra è col tecnico

 Dal Romanista:

Dagli spogliatoi del San Paolo, adiacenti al campo, si sente lo scrosciare delle docce e il profumo del bagnoschiuma. Passando accanto a quello del Napoli c´è chi urla, chi si dà il cinque, chi già parla al telefono con la famiglia. Pochi metri più avanti c´è quello della Roma. Ed è solo silenzio. All´uscita facce tirate e volti scuri: De Rossi, l´unico con la borsa della Nazionale, si ferma a firmare autografi ai bambini, così come Lobont, Doni e i fratelli Burdisso. Nicolas è un pezzo di ghiaccio, si vede lontano un miglio che vorrebbe parlare e urlare tutta la sua rabbia – così come aveva fatto qualche minuto prima in campo – ma non lo fa.

Ranieri: è pronto il rinnovo

 Dal Romanista:

Si deve ricominciare da chi ci crede davvero. Ovvero da uno spogliatoio fatto di campioni uniti attorno al giocatore simbolo della Roma, cioè Francesco Totti, e da un allenatore che la scorsa estate ha rifiutato offerte miliardarie dall´estero perché è venuto a Roma per vincere e non se andrà finché non l´avrà fatto. Il contratto è pronto, l´ok di Unicredit c´è, e la famiglia Sensi (l´ha detto ieri la signora Maria) ha piena fiducia in lui. Il periodo della sosta è quello giusto per la firma, prima della ripresa del campionato. Ora tocca a Rosella Sensi sparigliare il gioco e spazzare via i corvi e gli avvoltoi. Scommettiamo che lo farà.

Pizarro: “Totti? Non si discute”

 Dal Romanista:

«Sono certo che miglioreremo. La rosa è importante e io ci tengo a vincere qua». Non gli manca certo la grinta, né la convinzione che le cose possano cambiare. Risponde in maniera decisa, David Pizarro, alle domande che gli vengono poste al termine dalla manifestazione che l’ha visto premiare, ieri sera, all’Open Colonna, come “Giocatore giallorosso dell’anno”. E a chi gli chiede come sia possibile che una squadra, che tre mesi fa è arrivata ad un passo dallo scudetto e dopo un mercato che avrebbe dovuto renderla più forte, si trovi ora in una situazione così critica, dice: «Difficile spiegarlo, vista i giocatori che abbiamo. Però non ci nascondiamo. Sappiamo che non stiamo facendo bene. Questa sosta – continua il Pek – ci aiuterà a ritrovarci, perché siamo sicuramente un  po’ smarriti sul campo». Le scelte di Ranieri, dal modulo alle sostituzioni, hanno lasciato perplessi tanti, anche tra i tifosi. E’ forse il segno di un stato di possibile “confusione” del tecnico? «Noi dobbiamo certamente aiutarlo di più. Questo è un lavoro che si fa tutti insieme. La qualità c’è per tirarci fuori da questa situazione. Lo abbiamo già fatto in passato, possiamo farlo anche stavolta».

Crisi Roma: la faccia triste di Totti

 Dal Corriere dello Sport:

Il digiuno e i mali della Roma sono le cause del suo periodo grigio. Francesco Totti ha poca voglia di scherzare, come fa di solito. Ormai il gol gli manca da una vita. Nelle partite ufficiali dal 9 maggio scorso (doppietta al Cagliari), in trasferta dal 1° maggio, gol a Parma. Non ha voglia di scherzare e anche il suo compleanno, festeggiato due giorni dopo la vittoria sull’Inter, non è stato un momento particolarmente felice.

Roma: si riparte da Ranieri

 Dal Romanista:

E adesso come si riparte? Ma soprattutto, come siamo finiti in questa situazione? E’ quello che si sono chiesti dopo la brutta sconfitta di Napoli tutti i tifosi giallorossi, che ieri hanno letteralmente intasato le radio romane con i loro dubbi e le loro incertezze, la maggior parte delle quali avevano come unico obiettivo Claudio Ranieri. Il tecnico di Testaccio è indicato da una gran parte della piazza romana come il principale (ma non l’unico) artefice del brutto momento che sta attraversando la formazione giallorossa. La confusione tattica, la gestione del caso Totti, la preparazione che in questo momento non sta dando gli effetti sperati, sono questi i “capi d’accusa” che vengono imputati all’allenatore giallorosso. Che ieri ha approfittato della sosta, gli allenamenti riprenderanno domani pomeriggio a Trigoria, e ha staccato col mondo intero visto che aveva un impegno personale fuori Roma.

Statistiche Roma: peggior difesa e terz’ultimo attacco

 Dal Corriere della Sera:

Peggior difesa con 11 gol subiti. Attacco anemico (5 gol), solo Udinese (3) e Cesena (4) hanno fatto peggio. Una sola vittoria in sei giornate. Condizione atletica deficitaria, anche se Ranieri non è d’accordo, confermata da un dato: su 17 gol subìti (Supercoppa italiana, Champions League e campionato) ben 13 sono arrivati nel secondo tempo e 10 tra il 70’ e il 90’. La difesa è un optional e, in nove gare, solo due volte (Cesena e Inter in campionato) la porta è rimasta imbattuta. Riise paga i pochi allenamenti dopo il serio trauma cranico subito con la sua nazionale, Nicolas Burdisso pare il lontano parente del giocatore del campionato scorso e Juan paga le ruggini del Mondiale.

La Roma non ha più un’identità

 Dal Messaggero:

La sosta del campionato non aiuta. Domani alla ripresa degli allenamenti, mancheranno otto nazionali e quindi far quadrato e affrontare di petto la situazione sarà impossibile. Ranieri, comunque, si dedicherà a quelli che saranno con lui sul campo per una settimana, in attesa degli altri. A qualcuno, i pochi tornati a Trigoria domenica sera dalla stazione Termini, ha anticipato i concetti di chi si appresta a ricominciare da zero: «Restiamo compatti, utilizziamo questi giorni per ricaricarci e per lavorare». Rosella Sensi, per quanto delusa dal rendimento disastroso della squadra, non scarica l’allenatore. Gli parlerà a quattr’occhi, forse già domani. Vuole capire come mai la Roma, seconda nel torneo scorso e rafforzata in tutti i reparti, è in crisi di risultati. Irriconoscibile e senza più un’identità.

Ranieri, torna trascinatore di Roma

 Cinque punti in sei gare, lo direbbe ogni graduatoria, rappresentano una marcia da retrocessione. Cinque reti in sei partite è trama da terzo peggior attacco della stagione (dietro, solo il Cesena con 4 marcature all’attivo e l’Udinese, una in meno). Due dati, senza aver ancora toccato il fondo. Perchè tra i numeri si legge di peggio: le undici reti subite (la media di poco meno di due a partita) dicono che quella della Roma è la peggior difesa della serie A. Gli estremi capitolini sono quelli più perforabili nonostante capiti – come a Napoli – che siano anche i migliori in campo. Tre trasferte, tre sconfitte: solo l’Udinese, dietro di un punto, ha fatto peggio di Totti e compagni (quattro gare perse). Amaro primato – messo lì, a caso manco per niente – anche quello delle due espulsioni in sei partite (prima Burdisso poi Mexes): solo Fiorentina (che i suoi guai li ha) e Lecce pareggiano il record negativo. I cartellini gialli sono per ora quattordici: tre a testa per Cassetti e Perrotta, solo il Bologna ha saputo fare peggio incassandone quindici. De Rossi, Borriello (2), Vucinic (oltre all’autorete di Britos in Roma-Bologna): tre i giallorossi in gol, Francesco Totti non si è ancora sbloccato nonostante in parecchi concordino sul fatto che sembra Benjamin Button (nella passata stagione, a questo punto stava già in doppia cifra). A tutto ciò, si aggiunga pure il disastro dell’arbitro Russo che, al Rigamonti di Brescia, decretò il successo delle Rondinelle praticamente da solo. Sommando gli addendi, viene fuori che – dopo il capolavoro dello scorso anno – Claudio Ranieri è per la prima volta messo in discussione. Se non (ancora) dalla dirigenza, sicuramente da parte della piazza (e dello spogliatoio?).
Er core der Testaccio. Un gentiluomo di rara finezza. Di apprezzabile schiettezza. Un romano. Prestato al resto del pianeta per trent’anni. Con l’effetto inevitabile che altrove, Ranieri, lo ricordano con affetto e stima. Dici, vabbè: fosse il calcio a misura di buone maniere, avrebbe ragione lui. Invece, sulla bilancia ci finiscono poi solo successi e traguardi. I risultati. Allora te lo sfogli, il palmares: a Firenze, coppa Italia e Supercoppa italiana; a Valencia coppa di Spagna e Supercoppa europea. Miracoli a Cagliari (in due anni, dalla C alla A), quarto posto al Napoli (nei tempi in cui i partenopei guardavano in tv l’Europa degli altri), semifinale di Champions League e secondo posto in Premier con il Chelsea (non quello che suda milioni di Abramovich ma l’altro, attento ai conti, della gestione precedente), bene anche alla Juventus dei tempi da “crisi nera” (non vince nulla, ma si fa rimpiangere per tutta la passata stagione). Finchè, spalancato l’uscio di casa, Ranieri si trova a varcare i cancelli di Trigoria.

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