Trigoria stile Barça

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 Dal Messaggero:

Cinque. Un vero e proprio clan. Amici, certo, ma soprattutto professionisti di valore. Luis Enrique, il nuovo allenatore della Roma, ha chiesto e ottenuto di potersi portare dietro il suo staff, cioè gli uomini che negli ultimi tre anni l’hanno accompagnato nel lavoro quotidiano al Barcellona B. Quattro collaboratori di lungo corso più Ivan De la Peña, che ha appena attaccato gli scarpini al chiodo e che è legato a Lucho, il soprannome che mamma Nely ha dato al suo Luis Enrique, da un’amicizia profonda e di vecchissima data. Ecco, quindi, che prossimamente a Trigoria si presenteranno anche Joan Barbarà, il vice allenatore, Josè Ramon Callen, il preparatore atletico, Marcos Lopez, lo scouting, e un motivatore. E qui il discroso, per ora, si divide in due perchè si fanno i nomi di Joaquin Valdes e di Antonio Llorente. A proposito: la Roma in un primo momento aveva posto un veto sul nome del mental coach, spiegando a Luis Enrique che non c’era motivo per ingaggiarlo. Tutto è cambiato, però, nel momento in cui i nuovi dirigenti della Roma hanno capito che l’uomo in questione era anche/soprattutto il motivatore di Luis Enrique. Joaquin Valdes lavora sulle teste dei calciatori da una dozzina di anni (ha iniziato nel 2000 a Gijon, dove è rimasto per cinque anni), ma è al Barcellona dal 2008: in una recente intervista Luis Enrique ha decantato le sue virtù, arrivando a dire che «Valdes ha convinto i miei ragazzi di essere più forti dei giocatori del Barcellona di Pep Guardiola» Joan Barbarà, 45 anni a luglio, da calciatore è stato un simbolo del Salamanca. Ex attaccante, ha debuttato nella Liga il 18 gennaio 1987 (Mallorca-Sabadell 1-0). Subito dopo il ritiro, nel 2003, è entrato nello staff tecnico del Barcellona, prima come vice allenatore del Barça C (ora scomparso), poi come secondo di Quique Costas tra il 2005 e il 2007 alla guida del Barça B, infine come vice di Luis Enrique sempre nel Barça Atletic/B dal 2008. Nello staff dell’asturiano è colui che, di fatto, cura l’allenamento degli attaccanti, ma è il suo vice a tutti gli affetti. E in numerosi Barbarà ha sostituito Luis Enrique in sala-stampa nella conferenza stampa pre partita. Gioca a calcetto nella squadra dei veterani del Barça, ma non è mai riuscito a convincere l’amico Lucho a seguirlo sul campetto. Originario di Huesca, una cittadina aragonese a una settantina di chilometri da Saragozza, Josè Ramon Callen, che ha insegnato per anni all’Università dello Sport di Barcellona, è diventato prima il preparatore personale di Luis Enrique (lo ha aiutato a prepararsi per le maratone di New York, 2005, e Firenze, 2007, e per il triathlon di Francoforte) poi il preparatore del Barça B quando, 2008, l’amico Luis ne è diventato l’allenatore. Viene descritto come un uomo dai metodi molto duri, uno che in campo fa lavorare moltissimo i giocatori. Il feeling con il nuovo allenatore della Roma è perfetto, forse perchè hanno la stessa filosofia di vita e di lavoro: quando si deve fare una cosa, si deve dare sempre il cento per cento oppure è meglio non farla. Lo scouting Marcos Lopez avrà il compito attraverso i numeri di vivisezionare le partite della Roma (e degli avversari). E una figura, questa, che in Italia non tutte le squadre di calcio (quelle di basket e volley sì) hanno ancora inserito nei propri quadri tecnici. Ivan De la Peña, infine. Sarà collaboratore in campo di Luis Enrique, ma avrà anche il compito di tenere i rapporti tra squadra e allenatore. Da un punto di vista economico l’acquisto più oneroso: da solo, si dice, prende quasi la metà del budget fissato per l’intero staff, circa 1,2 milioni di euro.


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