Calciomercato 2009/10, gli avversari della Roma: Juve a Ciro Ferrara, ok Diego ma perchè Cannavaro? La ciliegina è D’Agostino

di Redazione Commenta


 Per come ci appare, il mercato delle big di serie A è ancora poco indicativo. Analizzando i primi movimenti delle avversarie dirette della Roma (anche se Luciano Spalletti ha proibito di parlare di scudetto, noi ai giallorossi auguriamo comunque di lottare per il titolo), pare opportuno partire dai colpi messi a segno dalla Juventus.

Primo spunto: in panchina ci resta il subentrante Ciro Ferrara che ha preso il posto di Claudio Ranieri a fine stagione. E’ un’incognita, ma lo sarebbe stato anche Antonio Conte (altro papabile fino all’ultimo). Bene per il coraggio, dubbi sulla convenienza. In ogni caso, Luciano Spalletti se lo sognano (almeno per un’altro anno).

Sono i bianconeri la formazione che si è mossa per prima e Cobolli Gigli, coadiuvato da Alessio Secco, ha pensato bene di anticipare le mosse degli avversari archiviando, ancor prima che cominciasse la sessione estiva di calciomercato, l’affare Diego. Ottimo acquisto per una duplice ragione: in primo luogo, Diego ha mostrato di essere un giocatore completo e temibile dalla tre quarti in avanti (dove può ricoprire più di un ruolo), in secondo luogo il brasiliano rappresenta quel tipo di giocatore che alla Juventus sarebbe venuto meno con l’addio al calcio (anche se forse Lotito riuscirà a fargli cambiare idea e portarlo a chiudere la carriera alla Lazio) di Pavel Nedved. Intendiamoci, Diego non è Nedved.

Trequartista puro quello, incursore quell’altro: eppure, nello scambio, i bianconeri sembrano averci guadagnato perchè Diego, oltre a garantire copertura a centrocampo, è in grado di mettere gli attaccanti nelle condizioni di segnare e di finalizzare il gioco dei compagni. Appena 24enne, il brasiliano con il Werder ha disputato 84 partite firmando la bellezza di 38 gol (ovvero, più di 10 marcature a stagione), un bottino per nulla insignificante per un trequartista.

E’ costato meno di 25 milioni di euro: viste le cifre di mercato e valutando le alternative a disposizione, possiamo dire con certezza che la Juventus ha piazzato, in rapporto a qualità, anagrafica e prezzo, il colpo dell’estate. Per dare un’idea di cosa dicano le cifre, basti pensare che Kakà (forse il giocatore in assoluto che somiglia di più a Diego) in 190 gare con la maglia del Milan ha realizzato 70 reti. Per uno che non ha certo in serbo il ruolo di cannoniere della formazione in cui gioca, cifre importanti: potenzialmente, Diego può garantire un rendimento migliore. Altro pezzo da novanta (anche se sta mostrando il cedimento dovuto all’età) è il 36enne Fabio Cannavaro che torna a vestire i colori bianconeri dopo una parentesi agrodolce con il Real Madrid.

I tifosi hanno contestato la scelta di puntare sull’ex Pallone d’Oro che, nell’estate 2006, preferì abbandonare la Juventus al proprio destino in cadetteria per giocarsela in un club blasonato. L’acquisto del Capitano azzurro non convince, la difesa della Juventus non sembra affatto rinforzata: il dubbio che Gianluigi Buffon abbia messo lo zampino sull’acquisto del difensore è fortissimo.

Lasciano la Vecchia Signora, oltre a Pavel Nedved, anche Dario Knezevic (Livorno) e Olof Mellberg (Olympiacos). Non si sentirà la loro mancanza (per i minuti che hanno avuto a disposizione). A completare il quadro, un difensore e un centrocampista avanzato: il primo potrebbe essere uno tra Fabio Grosso (Lione) e Andrea Dossena (Liverpool). Il secondo ha nome e cognome, si chiama Gaetano D’Agostino (a Roma qualcuno lo ricorda ancora) e ha tanta voglia di passare dal bianconero del Friuli al bianconero piemontese.


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