Ranieri: “La contestazione? Difenderò sempre la mia squadra quando darà tutto in campo”

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 Alla vigilia di Roma-Fulham, Claudio Ranieri ha incontrato la stampa al Centro Tecnico Fulvio Bernardini di Trigoria. Ecco la conferenza:
All’Olimpico arriva il Fulham, un’avversaria da non sottovalutare.
“Lo sapevamo già all’andata. L’Arsenal era riuscito a battere il Fulham solo per 1-0, ma la squadra di Hodgson meritava la vittoria. Questo già mi faceva capire che squadra era. Hanno fatto bene col Manchester City e hanno strapazzato il Liverpool. Ci aspetta una gara difficile. Giochiamo in casa due gare importanti, vogliamo andare avanti in Europa League. Sarà una partita complicata perché loro ripartiranno molto in contropiede”.
In una intervista a Il Corriere dello Sport ha detto che alla Roma serve un centravanti? Con quali caratteristiche? E sarà italiano o straniero?
“Un attaccante. Un uomo in più che possa variare impostazione tattica alla squadra. Facciamo molto gioco, ma ci manca un giocatore di questo tipo. Passano tanti palloni davanti all’area di rigore ma non riusciamo a fare molti gol”.
E’ una sua richiesta?
“La società aveva già cercato un centravanti a giugno, lo avete scritto tutti. Ci stiamo riparlando sopra. Ho soltanto riconfermato che farebbe piacere. Un allenatore più giocatori ha, più è contento”.
Le manca la Champions League?
“Come manca a tutti noi. Non bisogna però denigrare questo torneo, lo hanno vinto ottime squadre. E’ un campionato europeo di prima fascia, ma non di primissima. Stiamo lavorando per tornare nel calcio d’elite, ma non snobbiamo un buon palcoscenico europeo. Ricordo poi che dobbiamo difendere i quattro posti in Champions perché se non andiamo avanti perderemo il quarto e sarà sempre più difficile. Saremo sempre più staccati dal resto d’Europa e questo non deve accadere”.
Domenica c’è l’Inter. Quanto sarebbe importante presentarsi con un’altra partita giocata bene a San Siro?
“Farebbe benissimo all’anima e alla classifica. E’ quello che cerchiamo. E’ vero non abbiamo continuità di risultati. Il nostro obiettivo è quello di continuare a creare occasioni da gol per poi sfruttarle al meglio e cercare di non subire gol perché se non ho visto male siamo la peggior difesa. Ne abbiamo di cose da migliorare e stiamo lavorando in proposito”.
Le molte distrazioni sono un problema tattico o di concentrazione?
“Abbiamo subito gol sia per errori tattici che di concentrazione. Tutti i gol subiti da palla inattiva sono errori di concentrazione e di attenzione. E’ un problema che dobbiamo risolvere. Speriamo più prima che poi…”.
Si aspetta contestazione del pubblico verso di lei?
Non lo so, non mi interessa. Io difenderò sempre la mia squadra quando darà tutto in campo. Lì era una cosa che andava fatta perché Vucinic sta facendo del suo meglio pur non essendo in forma”.
Le condizioni di Juan, Menez e Vucinic? Sono recuperabili?
“Vedrò in allenamento. Se c’è qualche dubbio sicuramente non andrò a tirare la corda perchè non possiamo permettercelo”.
Si è trovato qualche risposta dopo lo sfogo di domenica?
“Non devo trovare risposte. Se c’è dell’altro non lo so. L’intimidazione mi dà fastidio. Un conto è giocare in casa col proprio pubblico a favore, un conto è non giocare con quel favore. Siamo in un momento difficile e se i ragazzi sentono il sostegno del pubblico ti danno qualcosa in più. Se i ragazzi non s’impegnano è un’altra cosa, gli do addosso io. I giocatori ce la stanno mettendo tutta, ma ci sono momenti che non ti riesce nulla. Purtroppo in Italia siamo arrivati a questo: vinci ti sei impegnato, perdi non ti sei impegnato. Mi dispiace ma non è così”.
Nonostante siano stati rifatti i campi e sia cambiato il medico, continuano i tanti infortuni…
“Come in tutte le squadre europee. Chi gioca tre gare a settimana ha queste problematiche. Per esempio Pizarro è rientrato domenica e io pregavo che non si facesse nulla. Gli avevo detto di non battere gli angoli perché sennò si peggioravano le cose. In quindici giorni lo avrò visto in campo due giorni. Le alte vole faceva le cure. Se si fosse infortunato mi sarei preso la colpa. Ci sono quei giocatori, come il Pek, di cui non posso fare a meno e anche se non stanno al meglio li metto in campo. Così come Vucinic. Quando sono arrivato aveva fatto tutta la preparazione, poi si è operato al ginocchio. Sono arrivato io, lo vedo bene e lo metto in campo. Si è rifatto male e non ha potuto lavorare i quindici giorni di sosta con la squadra. E’ logico che non vada al massimo. Gli chiedo pure lavori di copertura. Quindi è logico che possa avere delle ricadute. I campi di Trigoria sono stati rifatti… Un giorno vi inviterò a Trigoria per fare un allenamento con noi così vi divertirete anche noi”.
Le caratteristiche della Roma sono da campionato o da torneo?
“Adesso non siamo né una né l’altra. Dobbiamo diventare forti in campionato e forti in Europa”.
Okaka lo tiene ancora in considerazione?
“Lo tengo nella massima considerazione. Il ragazzo sta bene e sta nel mio cuore perché dà sempre il massimo. Gli chiedo sempre di dare tutto anche negli allenamenti”.


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