L’avversario di Champions: lo Shaktar Donetsk

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 Dal sito LaSignoraInGiallorosso.it:

Si sono sentite urla di gioia e tappi di bottiglie che volavano dalle finestre in tutta Roma nella mattinata del 17 dicembre scorso dopo il sorteggio della Champions League. Dall’urna di Nyon è uscito lo Shakhtar Donetsk prossimo avversario dei capitolini negli ottavi di finale (16 febbraio in casa e 8 marzo in trasferta). La compagine ucraina evidentemente non ha la caratura tecnica o il blasone di un Barcellona stellare o di un granitico Chelsea, ma sarebbe deleterio pensare di affrontarla come se si trattasse di una squadra materasso. Per questo appaiono esagerati certi commenti entusiastici sull’esito del sorteggio. La squadra della città di Donetsk infatti negli ultimi anni ha letteralmente dominato il campionato dell’ex repubblica sovietica. Cinque campionati ucraini, quattro coppe nazionali e tre supercoppe d’Ucraina negli ultimi dieci anni so lì a testimoniarlo. Ma non è finita qui. Per chi se ne fosse dimenticato il club del magnate Rinat Akhmetov ha anche vinto una Coppa Uefa nella stagione 2008-2009. Non cinquanta anni fa… Per fare un paragone a livello internazionale le altre due squadre che tutti i romanisti avrebbero voluto affrontare Schalke 04 e Tottenham Hotspur, negli ultimi 15 anni non hanno ottenuto risultati significativi in Europa. La forza dello Shakhtar è testimoniata anche dalla recente vittoria del girone H di qualificazione alla Champions League con 15 punti (5 vittorie e 1 sconfitta) davanti all’Arsenal di Cesc Fabregras, Arshavin, Nasri e Van Persie… Il club di Donetsk che contende annualmente il dominio nazionale alla Dinamo Kiev, venne fondato nel 1936 con la denominazione Stachanovec(in seguito Šachtër) in memoria di Stachanov, l’instancabile minatore russo preso a simbolo dalla produttività da Stalin, ed è il club dei minatori dal nome sachtar, che significa, appunto, minatori. Club importante ma che fino all’arrivo di Akhmetov aveva vinto solo alcune coppe nazionali russe, ha comunque annoverato  tra le proprie fila giocatori importanti e famosi in tutta Europa. Dall’ex capitano ora al Bayern Monaco Anatolij Tymoščuk a Kančelskis stella del Manchester United degli anni ‘90, senza dimenticare il breve passaggio di Cristiano Lucarelli nella stagione 2007-2008. Per quanto riguarda gli allenatori, Nevio Scala del Parma dei “miracoli” in una sola stagione (2002-2003) qui nel cuore dell’ex Urss vinse subito coppa e campionato mentre l’attuale allenatore Mircea Lucescu è una vecchissima conoscenza del calcio italiano. Pisa, Brescia e Inter più le esperienze in patria in Romania e in Turchia ne fanno uno degli allenatori più esperti del calcio europeo. La rosa attuale è di buona qualità con una foltissima presenza di calciatori sudamericani e brasiliani in particolare. Ottime alcune individualità tra cui il croato di origine brasiliana Eduardo ex-Arsenal, il brasiliano Luiz Adriano bomber della squadra, il croato Darijo Srna capitano della squadra e Dmytro Čyhryns’kyj venduto al Barcellona nel 2009 per 25 milioni di euro e ricomprato l’anno successivo per 15 milioni. Quando si dice un ottima plus-valenza…I precedenti con la Roma riguardano sempre la Champions League stagione 2006-2007, 4-0 allo stadio Olimpico con gol di Taddei, Totti, De Rossi e Pizarro e sconfitta in Ucraina per 1-0. Roma qualificata agli ottavi di finale dietro il Valencia e Shakhtar terzo nel girone e direttamente qualificato in Europa League. Da menzionare il nuovo stadio del club, la Donbass Arena da 51.500 posti, splendido esempio di infrastruttura sportiva moderna. Per quanto riguarda la Roma, bisognerà vedere in quali condizioni psico-fisiche verranno affrontati gli ucraini i quali avranno uno svantaggio di non poco conto. Il campionato ucraino è fermo praticamente fino alla partita di andata della champions mentre i giallorossi a febbraio-marzo staranno invece nel pieno della lotta scudetto ( si spera) e dovrebbero affrontare l’impegno con le gambe chiaramente meno pesanti rispetto agli avversari. La partita è certamente aperta, con i capitolini che partono favoriti se non altro per la rosa a disposizione di mister Ranieri ma che dovranno impegnarsi al masimo per garantirsi il passaggio del turno ai quarti di finale. La speranza dei tifosi romanisti è che il vero brindisi si faccia l’8 marzo in Ucraina
Francesco Bianchini


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