Ranieri: “Contro il Cska, Okaka e Cerci titolari; Totti non so”

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 Un buonumore che è anche riflesso condizionato della giornata di ieri, con la presentazione capolavoro del progetto del nuovo stadio. Il tecnico testaccino, nella conferenza della vigilia, ha parlato in modo esclusivo della sfida con i bulgari. La Roma sembra una squadra ammalata, ma l’ex juventino ha la medicina giusta per vincere la malattia: “Non ho la bacchetta magica, per cui prendi una cosa e guarisici subito, proprio no. Piano piano cresceremo, non dimentichiamoci che passiamo da una vecchia fase a una nuova. Spero di avere la continuità assicurata in primo luogo da risultati positivi. Domani troveremo una squadra agguerrita tanto quanto il Catania ma con qualità superiore e dobbiamo stare attenti e fare risultato pieno. La preparazione atletica? Non è insufficiente, credo piuttosto che vi sia da fare parecchio lavoro sul fattore psicologico, che per altro è anche quello più importante“. Elogio al gruppo, a prescindere dalle recentissime prestazioni:”Questa squadra ha fatto vedere di tenere tanto alla vittoria, al risultato. Ad esempio, contro la Fiorentina o a Palermo su un campo da pallanuoto. La squadra è preparata bene“. Domani sera non si può sbagliare, pena la compromissione della qualificazione al prossimo turno di Europa League. La prima gara contro il Basilea è alle spalle; in occasione del match di esordio europeo, i bulgari hanno pareggiato 1-1 contro il Fulham. Sulla carta, non dovrebbero rappresentare per i giallorossi un ostacolo insormontabile, ma – in tutta sincerità – lo si pensava anche degli svizzeri. Aggravante: i giallorossi sono reduci dalla prova “troppo brutta per essere vera” di domenica contro il Catania. Claudio Ranieri è sereno, inguaribile ottimista. Turn over annunciato, ma con raziocinio: “Si, giocheranno Okaka e Cerci; su Totti ancora non ho le idee chiare, vedremo. Anche perché domenica c’è il Napoli. Menez? Lo stimo molto e mi ha fatto male leggere che ci possano essere dei problemi con lui: domenica era infortunato, quindi non ha potuto offrire il suo contributo“. Infine, spazio anche per replicare a Zdenek Zeman, che lo aveva additato quale esempio da non seguire rispetto alla filosofia “prima il risultato poi lo spettacolo”. Replica pungente: “Il calcio champagne lo lascio a Zeman. Credo che questi ragazzi abbiano lavorato sulla difesa quanto lui non ha mai lavorato in carriera. Il calcio champagne lo berremo, per ora non vogliamo buttarlo“.


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