La Roma double-face col Sassuolo

di Daniele Pace Commenta

Strootman ha spiegato, a fine gara, come non ci sia nessun problema atletico, e vista l'altra sera, possiamo considerare Lione come un episodio.


Strana squadra la Roma di questo periodo, double-face come a Lione, ma stavolta al contrario. Se in Francia i giallorossi erano stati pressoché perfetti nel primo tempo, per poi crollare, fisicamente, nella ripresa, l’altra sera all’Olimpico, contro il Sassuolo, la Roma ha sofferto maledettamente nel primo tempo, e non dal punto di vista fisico, ma tattico, per poi dominare la ripresa, senza accusare cali atletici. Strootman ha spiegato, a fine gara, come non ci sia nessun problema atletico, e vista l’altra sera, possiamo considerare Lione come un episodio, in un periodo dove un piccolo calo di forma c’è stato, ma non drastico come quelli di zemaniana memoria. Certo, Dzeko è un fantasma, ma è l’unico a non avere un ricambio, e Nanggoilan, pur continuando a correre, non è brillante come nel resto della stagione, ma la Roma, fisicamente, non sta male. Allora va individuato il problema che ha portato ai crolli con la Lazio e col Napoli, crolli tattici o psicologici, lo sa Spalletti, ma che comunque vanno risolti, per difendere il secondo posto. Domenica il mister ha spostato Naiggolan, su cui spesso gli avversari marcano ormai a uomo, e fatto riposare il centravanti. Ma gli sbandamenti dei primi 30 minuti sono stati preoccupanti, per una difesa che ha perso anche la brillantezza di Fazio, giocatore che l’anno scorso, causa infortuni, non aveva giocato che pochi minuti. Il problema allora è forse che qualcuno dovrebbe riposare, ma non può.


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