Il Messaggero: “Vergogna!”

di Redazione Commenta


 Eloquente il pensiero del giornale romano rispetto a quanto visto nel corso della sfida tra Cagliari-Roma. Testuale:

Difficile con le parole riuscire a rendere la misura della figura che ha fatto la Roma ieri sera a Cagliari. Una figura che va ben al di là dei 5 gol rimediati dal Cagliari (in campionato non succedeva da Roma-Inter 4-5 era il 2 maggio 1999 e in panchina c’era Zeman) che con tutto il rispetto non è il Real Madrid. Perché la Roma ieri sera ha dimostrato che tutti i timori che Claudio Ranieri, che pure ha una grossa fetta di responsabilità, aveva esternato alla vigilia del match erano più che fondati. Quella scesa in campo è stata una squadra presuntuosa, senza carattere e isterica, che si è fatta prendere a pallonate da un Cagliari ben messo in campo e con alcune individualità interessanti, ma nulla più.

E la sensazione che si è avuta nel secondo tempo è che Bisoli a un certo punto abbia detto ai suoi di rallentare, perché altrimenti lo scarto poteva essere più ampio. E’ vero che la partita si è complicata maledettamente dopo appena venti minuti con l’espulsione di Burdisso e il rigore di Matri dopo che De Rossi era riuscito a recuperare il gol del primo vantaggio di Conti (ancora a segno ma il suo gol, il quarto segnato alla Roma, non era quotato), ma è altrettanto vero che una squadra che parte per vincere lo scudetto (e la Roma ha l’obbligo di provare a farlo) non può disunirsi in questo modo alla prima difficoltà. Era successo a Milano con l’Inter, ma lì avevamo dato la colpa alla forza della formazione nerazzurra, è successo di nuovo ieri sera. E questo rischia di diventare un problema in un ambiente già (quasi) sull’orlo di una crisi di nervi. Della serata di ieri sera non c’è niente da salvare in casa romanista, bisogna solo cancellare tutto il prima possibile e ripartire dai pochi punti fermi che ci sono in questo momento. Uno si chiama Francesco Totti, e ieri sera Ranieri per scelta tecnica ha deciso di toglierlo proprio nel momento in cui doveva tenerlo in campo, quello della difficoltà, dove da sempre lui e De Rossi fanno la differenza. Mercoledì c’è il Bayern, meglio presentarsi all’Allianz Arena con un altro atteggiamento e con un?altra testa, perché altrimenti si rischia una figura ben peggiore rispetto a quella fatta ieri sera.


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